Più rotabili e meno container a Terminal San Giorgio che investe in equipment
Il 2019 di Terminal San Giorgio sarà ricordato come un altro anno da record per la movimentazione di carichi rotabili mentre i container hanno fatto segnare una lieve flessione. Secondo quanto comunicato a SHIPPING ITALY dal terminalista controllato dal Gruppo Gavio i metri lineari di carichi rotabili movimentati nell’anno appena trascorso sono stati oltre 2 […]
Il 2019 di Terminal San Giorgio sarà ricordato come un altro anno da record per la movimentazione di carichi rotabili mentre i container hanno fatto segnare una lieve flessione.
Secondo quanto comunicato a SHIPPING ITALY dal terminalista controllato dal Gruppo Gavio i metri lineari di carichi rotabili movimentati nell’anno appena trascorso sono stati oltre 2 milioni, in crescita del 7,5% rispetto al 2018 e pari a circa 150.000 trailer trasportati dalle autostrade del mare.
Il merito per questo traffico va “alla collaudata partnership con il Gruppo Grimaldi di Napoli che, dopo il crollo del Ponte Morandi e i conseguenti problemi di viabilità, ha avuto la determinazione di investire ulteriormente sullo scalo genovese e con il nostro supporto ha ampliato ulteriormente l’offerta di traffico, lanciando ad esempio a inizio 2019 un nuovo servizio regolare per la Sardegna (Genova, Cagliari, Porto Torres) molto apprezzato dal mercato” dichiara con soddisfazione Maurizio Anselmo, amministratore delegato di Terminal San Giorgio. “Di notevole importanza, inoltre, il dato relativo alla tenuta del settore automobili che sfiora le 50.000 unità ed è sostanzialmente invariato rispetto al 2018 nonostante un mercato automotive in generale ripiegamento” aggiunge ancora il numero uno del terminal genovese.
Discorso a parte meritano le merci varie (circa 20.000 tons e stabile rispetto al 2018) e i container (nel 2019 circa 93.500 Teu, in calo del 10% rispetto al 2018), settori nei quali, “pur consuntivando anche nel 2019 volumi ragguardevoli, hanno certamente inciso gli effetti del ponte Morandi, della viabilità stradale del nodo genovese e più in generale della Liguria” prosegue Anselmo. “Il combinato disposto di queste problematiche logistico-viabilistiche, unitamente alla non favorevole congiuntura economica nazionale e internazionale, hanno fatto registrare a Terminal san Giorgio una lieve contrazione in questi settori sui quali auspichiamo di raccogliere positivi segnali di recupero già dal 2020, anno per cui abbiamo previsto importanti investimenti in equipment ed infrastrutture per 3,5 milioni di euro anche finalizzati a comare questi gap”.
A proposito dei nuovi investimenti si tratta, più nel dettaglio, di un potenziamento dell’equipment per circa 1 milione dei euro per due nuove semoventi reach stacker e due trattori portuali. L’implementazione delle infrastrutture, invece, riguarda l’ampliamento di un ormeggio per accogliere navi ro-ro di nuova generazione, la costruzione del nuovo gate del terminal a cinque piste con allungamento delle corsie di ingresso per migliorare flussi di viabilità dei mezzi in entrata/uscita dal terminal. Oltre a ciò Terminal San Giorgio intende infine implementare le nuove piste gate con moderne tecnologie e software per la gestione della gate automation, anch’essa finalizzata a velocizzare i flussi di viabilità dei mezzi in entrata/uscita dal terminal.
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