Scafi trasferisce parte della flotta e pensa a nuovi investimenti
Il Gruppo Scafi, che in Italia controlla le società di rimorchio Società Carmelo Noli, Rimorchiatori Spezzini e partecipa al 50% in Con.Tug, inizia il 2020 con alcuni trasferimenti di naviglio e un pensiero a un possibile nuovo acquisto. Lo rivela a SHIPPING ITALY l’amministratore delegato di alcune delle società del gruppo, Paolo Visco, confermando in […]
Il Gruppo Scafi, che in Italia controlla le società di rimorchio Società Carmelo Noli, Rimorchiatori Spezzini e partecipa al 50% in Con.Tug, inizia il 2020 con alcuni trasferimenti di naviglio e un pensiero a un possibile nuovo acquisto.
Lo rivela a SHIPPING ITALY l’amministratore delegato di alcune delle società del gruppo, Paolo Visco, confermando in primis che tre rimorchiatori nei prossimi giorni partiranno alla volta del Marocco. “Si tratta dei rimorchiatori Lerici attualmente impiegato nel porto di La Spezia, del Anna Noli che finora operava a Savona e del David PRVI attivo in Croazia. Partiranno per il Marocco dove da inizio marzo aprirà il porto di Safi che si trova a sud di Casablanca e nel quale la nostra nuova società Safirem si è aggiudicata in concessione per 20 anni, con opzione per altri 20, il servizio di rimorchio” ha spiegato Visco. Nei porti di La Spezia e Savona (per i quali prossimamente verrà bandita la gara per il rinnovo del servizio di rimorchio) questi mezzi in uscita non verranno rimpiazzati.
E’ possibile, o forse sarebbe meglio dire probabile, che prossimamente Scafi insieme al socio Medcenter Container Terminal (100% Msc) nella società ConTug investa invece in un nuovo mezzo per lo scalo calabrese dove l’attività sta riprendendo a pieno regime. “Attualmente a Gioia Tauro abbiamo tre rimorchiatori in servizio, uno dei quali (ribattezzato Angelo Ravano) ha una certa età ed e quindi probabile che in prospettiva abbia necessità di essere sostituito al fine di aumentare il gradiente di sicurezza per servire le navi portacontainer che oggi scalano il porto calabrese”. La firma di un nuovo ordine non sembra però essere imminente: “La decisione dipende molto anche da quanto dirà la Capitaneria di Porto. Noi al momento non abbiamo ancora deciso né cantiere né specifiche tecniche di un eventuale nuovo rimorchiatore da destinare a Gioia Tauro”.
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