Interviste
Legora De Feo nuovamente all’attacco di Becce
Contributo a firma di Pasquale Legora De Feo * * amministratore delegato di Conateco e membro del consiglio direttivo di Assiterminal Caro Direttore, leggo con enorme sconcerto le dichiarazioni rese alla Tua testata da Luca Becce, il quale – essendo probabilmente oltremodo agitato da una tematica in questo momento molto sentita dal gruppo per cui […]
Contributo a firma di Pasquale Legora De Feo *
* amministratore delegato di Conateco e membro del consiglio direttivo di Assiterminal
Caro Direttore,
leggo con enorme sconcerto le dichiarazioni rese alla Tua testata da Luca Becce, il quale – essendo probabilmente oltremodo agitato da una tematica in questo momento molto sentita dal gruppo per cui lavora – credo non abbia nemmeno attentamente letto quanto da me affermato nella recente lettera a lui indirizzata.
Ciò mi induce, forzatamente, ad effettuare delle doverose precisazioni ed ad entrare oltretutto in un campo (quello delle vicende “elettorali” di Assiterminal) che il buon gusto avrebbe voluto che fosse rimasto confinato all’interno del perimetro associativo.
Ma tant’è.
Inizio subito da queste vicende per confutare le – a mio avviso – gravi ed ineleganti affermazioni di Becce.
Il sottoscritto, in occasione dell’ultima assemblea di rinnovo delle cariche, non era candidato al Consiglio Direttivo, ma alla Presidenza dell’Associazione: contrariamente a quanto fanciullescamente affermato da Becce la sua maggioranza non era affatto stragrande, ma ha prevalso di pochi voti e solo perchè molti degli associati che mi sostenevano, avevano un peso elettorale ridotto rispetto alla loro reale consistenza in quanto iscritti da epoche recenti e quindi dotati di numeri di voti validi (i voti si assegnano in base ai contributi pagati in sede di iscrizione) ridotti o addirittura azzerati, come nel caso del maggior terminal portuale italiano, il MCT di Gioia Tauro.
Addirittura in occasione delle consultazioni dei saggi che hanno preceduto le candidature, consta allo scrivente di aver avuto più preferenze rispetto al candidato che poi è stato eletto.
Non commento poi le dichiarazioni che mettono in discussione la previa condivisione di molti associati alla lettera che ho poi inviato, in ogni caso sono disponibili per la consultazione tutte le mail ricevute dal sottoscritto di pieno appoggio alle dichiarazioni.
Riguardo ai temi da me sollevati, spiace dover arrivare alla conclusione che il destinatario della lettera non ne abbia nemmeno compreso il significato.
Il sottoscritto non ha voluto pregiudicare la trattativa per il rinnovo del CCNL nè ha espresso delle posizioni di merito diverse da quelle condivise in Associazione.
Al contrario ho evidenziato che era stato Becce, nella consueta confusione tra suo ruolo lavorativo e suo ruolo istituzionale, che, tempo fa aveva espresso la volontà di interrompere la trattativa quando aveva ricevuto un attacco personale da parte di una pseudo-sigla sindacale, estranea al perimetro delle OOSS firmatarie del contratto.
Così come non ho espresso una posizione di merito sulla vicenda del comma 7 dell’art.18, ma ho semplicemente evidenziato l’inopportunità di parlare di argomenti, creando nei lettori la possibilità di equivoco tra opinioni personali e posizioni ufficiali dell’Associazione.
Per quanto riguarda quella che l’intervistatore definisce “la paventata possibilità che “il cosiddetto ‘blocco Msc’ di terminal associati possa lasciare l’associazione”, prendo atto che Luca Becce ora fornisce anche le indicazioni su quello che questi associati debbano fare, ma evito di replicare trattandosi di questione privata e personale di ogni singolo associato su cui non ho titolo per intervenire.
Sperando di essere stato sufficientemente chiaro, porgo cordiali saluti
Pasquale Legora De Feo
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