Acciaro, Santi e Totorizzo: ecco i tre candidati alla presidenza di Federagenti
Il mandato di Gian Enzo Duci alla presidenza della federazione nazionale degli agenti marittimi (Federagenti) volge al termine (scadrà a inizio maggio) e già si è messa in moto la procedura per arrivare alla nomina del suo successore che non sarà né un genovese né un napoletano. Tre, secondo quanto risulta a SHIPPING ITALY, sono […]
Il mandato di Gian Enzo Duci alla presidenza della federazione nazionale degli agenti marittimi (Federagenti) volge al termine (scadrà a inizio maggio) e già si è messa in moto la procedura per arrivare alla nomina del suo successore che non sarà né un genovese né un napoletano.
Tre, secondo quanto risulta a SHIPPING ITALY, sono infatti i soggetti che ad oggi hanno già avanzato la propria candidatura: vale a dire gli attuali tre vicepresidenti Alessandro Santi, attuale presidente di Assoagenti Veneto, Giancarlo Acciaro, vertice dell’Associazione degli agenti marittimi della Sardegna, e Vito Totorizzo, numero uno di Raccomar Puglia. Nei quattro mandati precedenti era stata rispettata la regola non scritta dell’alternanza fra le due città di mare più rappresentative nella federazione, vale a dire Genova e napoli, con le nomine dal 20024 in poi di Umberto Masucci, Filippo Gallo, Michele Pappalardo e Gian Enzo Duci.
Salvo sorprese, invece, il prossimo presidente porterà sulla poltrona della presidenza di Federagenti o gli scali sardi (Acciaro), o il sistema portuale veneto (Santi) o quello pugliese (Totorizzo). Il figlio di quest’ultimo, Giuseppe Totorizzo, in anni recenti è stato presidente del Gruppo Giovani della federazione.
Il prossimo 12 febbraio a Roma si terrà il consiglio direttivo di Federagenti in occasione del quale i tre candidati esporranno i rispettivi programmi. Il voto degli associati si terrà in occasione della prossima assemblea di Federagenti prevista prima dell’estate e in quell’occasione si saprò il nome del prossimo presidente. Per vincere serve la doppia maggioranza sia delle associazioni locali che delle aziende associate.
Nicola Capuzzo
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