I frutti dei porti italiani in mostra a Berlino (FOTO)
Berlino (Germania) – Nonostante l’export di ortofrutta italiana stia vivendo un momento particolarmente delicato, con i trasporti finiti anch’essi nel mirino delle aziende per la scarsa efficienza garantita, il comparto della logistica made in Italy si è trasferito in massa a Berlino in cerca di affari alla fiera Fruit Logistica. Gli stand dei porti italiani […]
Berlino (Germania) – Nonostante l’export di ortofrutta italiana stia vivendo un momento particolarmente delicato, con i trasporti finiti anch’essi nel mirino delle aziende per la scarsa efficienza garantita, il comparto della logistica made in Italy si è trasferito in massa a Berlino in cerca di affari alla fiera Fruit Logistica.
Gli stand dei porti italiani si potevano contare sulle dita di una mano ma ampia era la rappresentanza dell’indotto rappresentato da terminalisti, spedizionieri, vettori marittimi, agenzie e trasportatori. Il sistema portuale di Genova e Savona nella giornata di ieri è stato senza dubbio quello più affollato, se non altro per alcune presentazioni aziendali e workshop andati in scena al mattino (presso lo stand della Regione Liguria) e al pomeriggio. La delegazione era formata, oltre che ovviamente dalla port authority, da Assagenti, Spediporto, dal terminal Psa Genova Prà, da Zenatek, Cisco, Circle, Saimare, Passive Refrigeration Solutions e altre aziende. In vetrina i terminal container del capoluogo ligure ma anche il Reefer Terminal di Vado Ligure e le nuove banchine di APM Terminals (che a sua volta era presente con un proprio spazio espositivo ‘di gruppo’).
Molto trafficato anche lo stand del gruppo Fratelli Orsero che metteva in vetrina non solo la propria compagnia di navigazione Cosiarma ma anche, e soprattutto, il network distributivo di frutta dal Centro-Sud America verso l’Europa.
Nella stessa area espositiva, all’interno del padiglione Italy, era presente anche l’Autorità di sistema portuale spezzina con in prima fila il Gruppo Tarros che è storicamente attivo come vettore marittimo all’interno del Mediterraneo anche per il trasporto di ortofrutta dal Nord Africa verso l’Europa.
Significativa e originale, poi, l’azione di marketing del porto di Livorno che quest’anno al Fruit Logistica si è presentato compatto sotto le insegne di Livorno Cold Chain di cui fanno parte Terminal Darsena Toscana, Cilp e l’Interporto Toscano Amerigo Vespucci con il coordinamento dell’Autorità di Sistema Portuale del Mar Tirreno Settentrionale.
Non aveva un proprio stand ma era presente anche il porto di Civitavecchia con la locale Compagnia Portuale e con il terminalista principale Civitavecchia Fruit Forest Terminal. Stesso discorso per i porti di Gioia Tauro, Taranto e Venezia ospitati dai rispettivi stand regionali.
Notevole e d’impatto infine anche lo spazio espositivo del porto di Trieste che ha messo in vetrina soprattutto l’interporto di Trieste, quello di Gorizia Sdag, il Trieste Marine Terminal, Frigomar, Samer Seaports e la compagnia di navigazione Dfds.
Fra i big player italiani della logistica avevano invece un proprio stand autonomo e personalizzato tre primari spedizionieri come Jas, Savino Del Bene, Dcs Tramaco, Trimar, Nord Ovest e Martico, la compagnia di navigazione Grimaldi Group (in tandem con la port authority di Barcellona) e tutti i più importanti global carrier marittimi che negli ultimi tempi hanno investito molto per potenziare la capacità di trasporto di container reefer sulle proprie navi.
Probabilmente poco efficaci sono stati i convegni presso gli stand, utile come sempre lo scambio di biglietti da visita e le conoscenza di persona di varie aziende e professionisti, in ogni caso una fiera di successo a cui non può rinunciare chi opera o ambisce a farlo nei traffici internazionali di ortofrutta.
Nicola Capuzzo
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