Convenzione Tirrenia in proroga fino a fine anno e possibile rinvio della chiusura di Napoli
La delegazione Usb (Unione Sindacale di Base) che questa mattina ha manifestato a Roma sotto il Ministero delle infrastrutture e dei trasporti per protestare contro il piano di Tirrenia che prevede la chiusura delle sedi di Cagliari e Napoli sta tornando a casa con un primo ma significativo risultato in tasca. Secondo quanto appreso da […]
La delegazione Usb (Unione Sindacale di Base) che questa mattina ha manifestato a Roma sotto il Ministero delle infrastrutture e dei trasporti per protestare contro il piano di Tirrenia che prevede la chiusura delle sedi di Cagliari e Napoli sta tornando a casa con un primo ma significativo risultato in tasca.
Secondo quanto appreso da SHIPPING ITALY il dicastero romano ha preannunciato che con ogni probabilità la convenzione pubblica a Tirrenia Cin per la continuità territoriale (in scadenza a metà luglio) verrà prorogata fino a fine anno e dunque i rappresentanti dei lavoratori si aspettano che, almeno fino a quella data, ogni ipotesi di chiusura della sede campana venga congelata.
Una nota del sindacato dei lavoratori spiega: “In occasione del presidio convocato da USB di fronte al Ministero delle Infrastrutture e Trasporti, una delegazione è stata ricevuta dal vice capo di gabinetto Dottoressa Di Matteo.
Abbiamo rappresentato al Ministero non solo la nostra contrarietà alla ingiustificata chiusura degli uffici storici di Napoli, che colpisce 60 lavoratori costretti a trasferirsi in Toscana e Lombardia, ma abbiamo espresso tutte le nostre preoccupazioni riguardo il futuro stesso di Tirrenia legato a doppio filo al prossimo bando di continuità territoriale.
Abbiamo richiesto al Ministero di attivarsi per bloccare l’atto aziendale fino a che Tirrenia
opererà attività di continuità per conto e con finanziamenti dello Stato”.
La Usb poi aggiunge: “La dottoressa Di Matteo ha compreso la situazione e ci ha confermato del fatto che l’attuale continuità territoriale sarà prorogata oltre la scadenza del 19 luglio fino a preparazione del nuovo bando stante senza darci tempi precisi. Questo a nostro avviso avvalora ancor di più la nostra richiesta e ci siamo lasciati con l’impegno da parte ministeriale di verificare questa ipotesi con l’armatore e da parte nostra di aspettare tale tentativo prima di procedere con ulteriori iniziative. Riteniamo che quanto sta accadendo in Tirrenia debba essere fermato e non esiteremo ad alzare il livello dello scontro se Onorato non dovesse recedere dai suoi propositi”.
Dunque, salvo imprevisti, Tirrenia Cin potrà beneficiare delle rate per l’esercizio delle rotte in convenzione (circa 70 milioni di euro ogni anno) fino alla fine del 2020 ma in cambio il sindacato Usb chiede che venga messo nel cassetto il piano che prevede la chiusura dell’ufficio di Napoli almeno fino a quando il Gruppo Moby riceverà soldi pubblici.
Nicola Capuzzo
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