Compagnia Portuale di Monfalcone punta sull’integrazione verticale delle attività
La Compagnia Portuale di Monfalcone, azienda parte del Gruppo To Delta, ha dato avvio a un nuovo piano industriale che prevede un incremento dei traffici non solo nei settori tradizionali dei prodotti siderurgici e dei forestali, ma anche una decisa diversificazione logistica e merceologica. In una nota si legge che “coerentemente con i piani di […]
La Compagnia Portuale di Monfalcone, azienda parte del Gruppo To Delta, ha dato avvio a un nuovo piano industriale che prevede un incremento dei traffici non solo nei settori tradizionali dei prodotti siderurgici e dei forestali, ma anche una decisa diversificazione logistica e merceologica. In una nota si legge che “coerentemente con i piani di sviluppo dell’azienda, la Compagnia portuale di Monfalcone ha, da un lato, assunto la decisione di spostare da Trieste a Monfalcone (nel porto in cui opera con più di 70 dipendenti diretti) la gru mobile Liebherr-Lhm 550 che era stata provvisoriamente dislocata nel porto di Trieste; dall’altro, la richiesta all’Autorità di Sistema Portuale, di poter disporre di magazzini coperti nelle aree prospicienti la banchina sulla quale prevalentemente opera l’azienda”.
Nel 2019 fra sbarchi e imbarchi la Compagnia Portuale di Monfalcone ha movimentato 2,7 milioni di tonnellate di merce, con un lieve flessione del 2,6% riconducibile essenzialmente ai traffici di cellulosa che hanno registrato un trend negativo del 15% rispetto al 2018, pari a una flessione di 138.000 tonnellate.
Giancarlo Russo, presidente e amministratore delegato di Compagnia Portuale di Monfalcone, a SHIPPING ITALY spiega più nel dettaglio che “la diversificazione rispetto a ieri è quella di porci sul mercato direttamente per tutte le merci che movimentiamo creando valore aggiunto con un’integrazione verticale dei servizi accessori. Come ad esempio la manipolazione della merce, attività necessaria a facilitare le successive fasi di distribuzione verso i clienti finali e che crea valore aggiunto al porto sia in termini di ottimizzazione logistica e intermodale che di occupazione”.
Russo inoltre aggiunge che “il target, oltre che controllare l’intero ciclo portuale, è quello di porci sul mercato non solo come Compagnia Portuale ma come gruppo per offrire alla domanda quanti più servizi possibili della supply chain. Per Compagnia Portuale di Monfalcone è fondamentale la razionalizzazione del layout portuale potendo usufruire di aree coperte e di una banchina pubblica produttiva che ha una lunghezza totale di soli 1.380 metri lineari a pescaggi diversi”.
N.C.
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