Porto di Livorno: a giudizio i vertici di port authority e imprese
Il Giudice per l’Udienza Preliminare di Livorno ha rinviato a giudizio i vertici dell’Autorità di sistema portuale di Livorno e sei imprenditori per concorso in abuso d’ufficio e falsità ideologica commessa da pubblico ufficiale in atti pubblici. Si tratta di Massimo Provinciali e Stefano Corsini, rispettivamente segretario generale e presidente in carica dell’Autorità di sistema […]
Il Giudice per l’Udienza Preliminare di Livorno ha rinviato a giudizio i vertici dell’Autorità di sistema portuale di Livorno e sei imprenditori per concorso in abuso d’ufficio e falsità ideologica commessa da pubblico ufficiale in atti pubblici.
Si tratta di Massimo Provinciali e Stefano Corsini, rispettivamente segretario generale e presidente in carica dell’Autorità di sistema portuale del mar Tirreno settentrionale, oltre all’ex dirigente Demanio Matteo Paroli, attuale segretario generale dell’Autorità di Sistema Portuale di Ancona. A giudizio anche i manager Costantino Baldissara, Massimiliano Ercoli, Luca Becce, Federico Baudone e gli omonimi cugini Corrado Neri, nati nel 1962 e nel 1975.
L’accusa contesta l’utilizzo continuativo di banchine pubbliche attuato mediante autorizzazioni di occupazione temporanea di tre mesi in tre mesi, invece che con lo strumento della concessione.
L’inchiesta è stata condotta dalla Guardia di finanza e coordinata dal procuratore capo di Livorno Ettore Squillace Greco. La prossima udienza dovrebbe tenersi il 6 giugno prossimo.
Questa vicenda giudiziaria, che vede coinvolti i vertici manageriali di Terminal Darsena Toscana e Sdt, trae origine da un esposto in Procura di un altro operatore del porto che ha segnalato una situazione di favore per Grimaldi Group. Porto Licorno 2000 è stata ammessa come parte civile al processo.
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