Aponte: “Bettolo e Sech insieme per fare un grande terminal”
Genova – Gianluigi Aponte si oppone alla fusione fra Psa e Sech “perché in porto a Genova si creerebbe un monopolio” ma anche, e forse soprattutto, perché il terminal di Calata Sanità gli piacerebbe che fosse annesso al nuovo terminal di Calata Bettolo la cui attività partirà entro l’estate. A dirlo è stato il numero […]
Genova – Gianluigi Aponte si oppone alla fusione fra Psa e Sech “perché in porto a Genova si creerebbe un monopolio” ma anche, e forse soprattutto, perché il terminal di Calata Sanità gli piacerebbe che fosse annesso al nuovo terminal di Calata Bettolo la cui attività partirà entro l’estate.
A dirlo è stato il numero uno di Msc atterrato questa mattina a Genova per prendere personalmente parte, insieme al genero Pierfrancesco Vago, alla riunione convocata in Regione Liguria per parlare dell’avvio del suo nuovo terminal container sotto la Lanterna (quello sorto sul riempimento di Calata Bettolo appunto).
All’uscita dopo la riunione ha detto: “L’incontro è andato bene. C’è l’impegno di tutte le autorità e delle istituzioni locali (port authority, Regione e Comune) che vogliono, nell’interesse della città, che questo terminal di Bettolo parta. Noi siamo interessati a questa realizzazione quindi lavoriamo tutti insieme affinché l’attività inizi nel più breve tempo possibile”. Poi ha aggiunto: “Già stiamo facendo dei lavori per poter lavorare in un modo preliminare iniziando a portare le prime navi verso aprile o maggio lavorandole con delle gru mobili. Poi in un secondo momento faremo un lavoro definitivo sul terminal e mettere le gantry cranes come dovremo fare a lungo termine”.
A proposito dell’atteso parere dell’Enac (Ente Nazionale Aviazione Civile) sull’altezza delle gru nel rispetto del cono aereo per il vicino aeroporto ha affermato: “Non abbiamo preoccupazioni, d’altronde l’hanno detto anche durante questo meeting che il Bettolo è il terminal meno preoccupante dal punto di vista dell’altezza delle gru”. Nonostante ciò questo parere atteso rimane l’ultimo nodo da sciogliere: “Devono dare una risposta ufficiale e definitiva prima di potere cominciare” a lavorare.
Aponte ha anche confermato con un “senz’altro” che, come anticipato a SHIPPING ITALY da Gilberto Danesi del Psa Genova Prà, dal 2020 Msc porterà nello scalo del capoluogo ligure le navi portacontainer di ultima generazione da 20.000 Teu.
Ovviamente ha confermato la propria contrarierà all’operazione di fusione proposta alla port authority di Genova dai terminal Psa e Sech “perché si creerebbe un monopolio in porto” e alla domanda se al Gruppo Msc potrebbe interessare l’acquisto dello stesso terminal Sech ha detto: “Penso di sì, per fare container”. Un accorpamento fra il terminal Bettolo e il vicino Sech “potrebbe essere il futuro” ha aggiunto. “Io non credo a tanti piccoli terminalini, preferirei avere un grande terminal. Questo è il nostro concetto da sempre. Riunire i volumi in un unico terminal è molto più efficiente ed economico”.
Sul fronte del business passeggeri il numero uno di Msc Crociere ha infine confermato il proprio interesse anche al progetto di rilancio dell’edificio Hennebique: “Siamo interessati a investire. Quanto ancora non lo sappiamo, quello che ci vuole. Anche in seno alla Stazione Marittima ha un senso investire e aiutarne lo sviluppo”. Critico invece sull’ipotesi che nasca in porto un secondo terminal crociere per la concorrente Costa: “Vediamo se è fattibile e legale. Se è legale la facciano” ha concluso il fondatore di Msc.
Nicola Capuzzo
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