Allarme di Spediporto sui ritardi nei controlli sanitari alle merci
“I controlli sanitari sulle merci sono in tilt, si schianta il nuovo sistema europeo dei controlli”. Inizia così il post con cui Giampaolo Botta, direttore generale di Spediporto, lancia l’allarme sulla paralisi che riguarda le merci in transito nel porto di Genova sottoposte a verifica sanitaria da parte degli organi di controllo (Usmaf – Uffici […]
“I controlli sanitari sulle merci sono in tilt, si schianta il nuovo sistema europeo dei controlli”.
Inizia così il post con cui Giampaolo Botta, direttore generale di Spediporto, lancia l’allarme sulla paralisi che riguarda le merci in transito nel porto di Genova sottoposte a verifica sanitaria da parte degli organi di controllo (Usmaf – Uffici di sanità marittima, aerea e di frontiera). “Centinaia di pratiche in arretrato, import al tracollo, una delle più attese infrastrutture informatiche sta mettendo (in crisi, ndr) i traffici del porto di Genova e di tutta Europa. Sono centinaia le pratiche in attesa di essere evase nel porto di Genova, uffici Sanitari al collasso”.
Il grido d’allarme lanciato da Botta prosegue così: “Il poco personale disponibile si divide tra i controlli a equipaggi e passeggeri, per via del Coronavirus, e i controlli alle merci subiscono ritardi di oltre una settimana. Un’altra mazzata al nostro porto e alla competitività del Nord-Ovest”.
Il vertice dell’associazione degli spedizionieri genovesi torna dunque a chiedere un potenziamento degli organici al servizio dei controlli sanitari delle merci. “Il Ministero della Salute ignora, ormai da anni, le necessità della principale industria del Nord-Ovest d’Italia. Servono medici e tecnici, serve assumere una posizione forte con Bruxelles, serve saper difendere gli interessi italiani sui mercati internazionali. All’industria italiana e alla logistica non interessano le risse politiche ma una vera programmazione economica basata su una reale semplificazione e questa costa zero”.
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