Coronavirus in Lombardia: a rischio attività di logistica e trasporti
L’emergenza Coranavirus acuitasi nelle ultime ore dopo la notizia che 129 persone in cinque regioni d’Italia risultano affette dalla malattia, di cui 88 solo in Lombardia, pone interrogativi e preoccupazioni anche nel mondo dei trasporti e delle spedizioni merci. Gli ultimi aggiornamenti parlano di oltre 50mila persone in quarantena in 11 comuni nel lodigiano e […]
L’emergenza Coranavirus acuitasi nelle ultime ore dopo la notizia che 129 persone in cinque regioni d’Italia risultano affette dalla malattia, di cui 88 solo in Lombardia, pone interrogativi e preoccupazioni anche nel mondo dei trasporti e delle spedizioni merci.
Gli ultimi aggiornamenti parlano di oltre 50mila persone in quarantena in 11 comuni nel lodigiano e in Veneto, tutte le manifestazioni sportive sono state rinviate così come molti eventi pubblici e anche le scuole sono state chiuse in Lombardia e i Piemonte. In lacune zone è stato segnalato il dispiegamento dell’Esercito. Il governatore della Lombardia, Attilio Fontana, ha deciso “la sospensione di manifestazioni di qualsiasi natura, di eventi e di ogni forma di riunioni in luogo pubblico o privato, anche di carattere culturale, ludico, sportivo e religioso, anche se svolti in luoghi chiusi aperti al pubblico”. Molte grandi aziende hanno chiesto ai dipendenti di lavorare da casa.
I potenziali effetti negativi sul mondo del trasporto merci sono facilmente prevedibili se si pensa che uno studio condotto nel 2017 dalla Liuc Università Cattaneo per conto di Alsea, l’associazione lombarda spedizionieri e trasportatori, aveva sintetizzato con i seguenti numeri il peso economico della regione logistica che ruota attorno a Milano. “Con oltre 1.500 imprese di servizi logistici e oltre 15mila società di autotrasporto che insieme producono un giro d’affari di circa 20 miliardi di euro (pari al 26% del mercato nazionale), Milano e la Lombardia sono la locomotiva nazionale dei trasporti” aveva dimostrato questa ricerca. Che poi ancora aggiungeva: “Il 50% del mercato dei trasporti nazionale è generato da aziende che hanno sede dentro la provincia di Milano e oltre la metà delle dichiarazioni doganali per le merci in import e in export viene fatta in Lombardia”.
L’emergenza sanitaria, inoltre, può pesare molto anche sulla logistica e sui magazzini: “Oltre il 90% delle superfici a uso logistico si concentra entro un raggio di 45 km dal centro di Milano, con un totale edificato che nel 2017 ha superato i 14 milioni di metri quadri coperti. Nella area logistica milanese allargata (che include come detto Novara e Piacenza) – aggiungeva la ricerca – è presente il 35% di tutti i magazzini conto terzi presenti in Italia”. Un’eventuale paralisi delle attività nelle aziende e nelle piattaforme logistiche lombarde e venete inevitabilmente avrà ripercussioni significative su tutta la filiera dei porti e dei trasporti nazionale.
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