Nuovo record storico di navi portacontainer in disarmo
Il Coronavirus ha stabilito un nuovo record di navi e capacita di stiva per container in disarmo in giro per il mondo. Attualmente è stato raggiunto un livello perfino superiore a quello che si era visto dopo il crac finanziario di Hanjin o con l’ultima grande crisi economico-finanziaria. I dati della società di ricerca Alphaliner […]
Il Coronavirus ha stabilito un nuovo record di navi e capacita di stiva per container in disarmo in giro per il mondo. Attualmente è stato raggiunto un livello perfino superiore a quello che si era visto dopo il crac finanziario di Hanjin o con l’ultima grande crisi economico-finanziaria.
I dati della società di ricerca Alphaliner mostrano che fino a pochi giorni fa la capacità i stiva portacontainer inattiva aveva raggiunto i 2,04 milioni di Teu. Il precedente primato era stato di 1,59 milioni di Teu fissato quattro anni fa dopo il crollo di Hanjin Shipping, mentre il precedente massimo di 1,52 milioni di Teu era stato registrato nel 2009 all’indomani della crisi finanziaria globale.
In termini percentuali, l’8,8% della flotta in disarmo oggi è inferiore al record del 2009 quando questa percentuale aveva raggiunto l’11,7% delle navi esistenti sul mercato e pari a un’offerta di stiva complessiva pari 13,02 milioni di Teu. Oggi invece la flotta mondiale di portacontainer ‘vale’ 23,27 milioni di Teu.
Più della metà dei vettori marittimi che servono il trade Asia – Europa ha cancellato partenze per effetto dell’emergenza Coronavirus. Sempre secondo Alphaliner le riduzioni di capacità dovrebbero raggiungere circa 700.000 Teu, un dato praticamente doppio rispetto ai blank sailing dello scorso anno per il Capodanno cinese (nel 2019 erano stati pari a 340.000 Teu in meno offerti sul mercato del trasporto marittimo). Le stime per le rotte che collegano l’Asia con il Mediterraneo parlano di circa 290.000 Teu in meno offerti dalle compagnia per effetto dei blank sailing. Circa 6 milioni di Teu è la stima di container che non verranno movimentati nei porti cinesi in questi primi mesi del 2020 a causa dell’emergenza sanitaria scoppiata.
I dati di Sea-Intelligence all’inizio di questo mese suggeriscono che la malattia è costata alle navi di linea fino a 350 milioni di dollari di ricavi persi ogni settimana.
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