Malta, Nord Africa e Albania chiudono alle navi passeggeri, ok alle merci
A seguito delle misure di contenimento del contagio prese ieri sera dal premier Giuseppe Conte con un apposito Decreto, diversi paesi collegati via aerea e via mare con l’Italia hanno sospeso i trasporti delle persone mentre le merci continuano a poter essere imbarcare e sbarcate. Malta è fra le nazioni che ha sospeso i collegamenti […]
A seguito delle misure di contenimento del contagio prese ieri sera dal premier Giuseppe Conte con un apposito Decreto, diversi paesi collegati via aerea e via mare con l’Italia hanno sospeso i trasporti delle persone mentre le merci continuano a poter essere imbarcare e sbarcate.
Malta è fra le nazioni che ha sospeso i collegamenti per i passeggeri con l’Italia, sia aerei che navali. La decisione, presa in conseguenza alle misure italiane, è stata comunicata nella notte dal primo ministro, Robert Abela, in una conferenza stampa. Secondo quanto si è appreso nella giornata odierna, però, la limitazione si applica solo alle navi che trasportano passeggeri mentre i ro-ro cargo posso attraccare, imbarcare e sbarcare merci. Vietata però la discesa a terra di marittimi o comunque personale proveniente dall’Italia. A Malta, dunque, non potranno ormeggiare i traghetti di Virtu Ferries provenienti dalla Sicilia mentre hanno l’ok a entrare nel porto di Valletta i ro-ro di Grimaldi e Tirrenia che collegano l’isola con il Sud e il Nord Italia.
Una misura simile a quella maltese è stata presa dalla Tunisia che ha anch’essa interrotto i collegamenti aerei e navali per il trasporti di passeggeri con l’Italia. Interessate dal provvedimento sono in questo caso Grimaldi Group, Grandi Navi Veloci e la tunisina Ctn. Quest’ultima ha un collegamento passeggeri settimanale che a questo punto è stato sospeso mentre può continuare a operare il servizio trisettimanale solo cargo servito da Genova con navi ro-ro. Idem dicasi per le navi di Grimaldi e di altre compagnie che trasportano container, break bulk o rotabili.
Discorso simile dovrebbe valere anche per i traghetti che collegano il nostro paese con il Marocco e viceversa. Il primo ministro marocchino, Saad Eddine el-Othmani, ha infatti annunciato la sospensione di tutti i collegamenti da e per l’Italia per contenere la diffusione del Coronavirus, facendo seguito alle misure annunciate ieri sera dal premier italiano. Sul suo account Twitter, il premier marocchino ha scritto: “A causa della diffusione del coronavirus in Italia, il governo del Marocco ha deciso di sospendere tutti i viaggi da e per l’Italia fino a ulteriore avviso”. In questo caso la compagnia di navigazione maggiormente interessato dalle limitazioni è Grandi Navi Veloci.
Ieri, infine, era stata l’Albania a vietare i collegamenti via mare e via aerea con il Centro-Nord Italia per cui la misura aveva riguardato le linee traghetto fra Durazzo, Ancona e Trieste. Alla luce dell’estensione delle misure previste dell’ultimo decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri a tutto il territorio nazionale l’Albania ha reso noto che “sono vietati tutti i movimenti di passeggeri da tutti i porti italiani verso l’Albania”. Nello specifico é consentito trasportare passeggeri dall’Albania all’Italia, mentre non lo è il tragitto inverso. L’autorità marittima e portuale albanese ha spiegato che “i traghetti passeggeri saranno autorizzati a trasportare camion e merci dall’Italia senza limitazioni. Nei porti aperti della Repubblica d’Albania saranno inoltre autorizzate tutte le navi mercantili dall’Italia. Gli equipaggi e i conducenti saranno soggetti a severi controlli nei porti albanesi” . Le linee servite fra i due paesi sono la Bari-Durazzo, la Brindisi – Valona e la Durazzo – Ancona – Trieste.
“Ci siamo preoccupati molto del movimento interno delle merci ma ora dobbiamo avere la garanzia della possibilità di avere il movimento internazionale, perché il nostro è un Paese che dipende molto dall’approvvigionamento internazionale” ha detto nelle scorse ore Gian Enzo Duci, presidente di Federagenti. “Se abbiamo un problema di flotta italiana messa in crisi sulla possibilità di operare e di navi straniere che fanno storie a venire nei porti italiani o porti stranieri che impediscono l’attracco a navi che provengono dall’Italia, diventa un problema. Un problema – sottolinea Duci – che ha effetto diretto sulla vita del Paese. I fronti sono diversi e tra questi c’è quello della mobilità dei marittimi italiani”.
Il presidente degli agenti marittimi italiani ha aggiunto alcuni dettagli anche sulle complicazioni che i marittimi italiani stanno incontrando in giro per il mondo. “Sta succedendo che debbano partire per imbarcarsi all’estero ma alcuni Paesi dell’Ue potrebbero non farli entrare. Poi c’è il fronte delle navi con l’Albania per esempio che ha chiuso i porti ai traghetti italiani. Stiamo assistendo alle prime navi straniere che nei porti nazionali non vogliono contatti con gli italiani preposti al controllo e all’assistenza” ha sottolineato Duci.
Anche Guido Nicolini, presidente di Confetra, in una lettera inviata al premier Conte e ai ministri competenti, ha scritto: “Stiamo combattendo, ma non possiamo essere perseguitati alle frontiere, ai transiti, ai controlli degli altri paesi, confinanti e non, come Austria, Slovacchia, Turchia, Malta e Albania. […] Non possiamo combattere anche contro altri Stati, molti addirittura europei, che stanno letteralmente perseguitando l’industria logistica italiana e i suoi lavoratori: alle frontiere, nei transiti, nei controlli, nelle operazioni, negli sbarchi e negli imbarchi”.
Nicola Capuzzo
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