Attività temporaneamente sospesa al terminal Psa Genova Prà
Oggi i lavoratori portuali del terminal container Psa Genova Prà hanno messo in atto una protesta spontanea che ha portato al blocco dell’attività. La ragione del fermo sono legate alla mancata sanificazione dei mezzi operativi e dei locali aziendali. Lo ha reso nota l’Rsu spiegando in una nota che “non appena la sanificazione sarà completata […]
Oggi i lavoratori portuali del terminal container Psa Genova Prà hanno messo in atto una protesta spontanea che ha portato al blocco dell’attività. La ragione del fermo sono legate alla mancata sanificazione dei mezzi operativi e dei locali aziendali. Lo ha reso nota l’Rsu spiegando in una nota che “non appena la sanificazione sarà completata le operazioni riprenderanno regolarmente e nel rispetto delle regole imposte dal ministero della Salute”. All’esterno del terminal si è formata una lunga coda di camion in attesa di caricare e scaricare container.
La regolare attività del terminal potrebbe riprendere progressivamente nelle prossime ore mano a mano che gli interventi di sanificazione saranno completati. Nel tardo pomeriggio l’Autorità di Sistema Portuale dello scalo genovese ha fatto sapere quanto segue: “È in corso la riunione del Comitato di Igiene e Sicurezza dei Porti congiunto Genova e Savona alla presenza di della autorità sanitarie (Usmaf e Asl), Prefettura, Capitaneria di porto, operatori, associazioni di categoria e sindacati. Attualmente è in corso la sanificazione del terminal Psa Prà che dovrebbe concludersi nella mattinata di domani consentendo un parziale ritorno all’operatività”.
La port authority inoltre ha aggiunto: “Si conviene sulla necessità di aggiornare le linee guida alla luce dell’evolversi dell’emergenza includendo nuove pratiche come la dotazione agli operativi dei terminal e autotrasportatori di kit di sanificazione con guanti, mascherine e gel igienizzanti che consentono di continuare a lavorare in condizione di maggiore sicurezza. Vista la necessità di una sanificazione periodica di aree vaste all’interno dei terminal, si propone una pianificazione graduale che consenta di operare nelle zone di volta in volta igienizzate. Le linee guida, una volta condivise e approvate, saranno estese a tutti i terminal e operatori”.
Le organizzazioni sindacali vorrebbero un ordinanza o dell’AdSP per sanificazione tutti i terminal portuali o della prefettura se la port authority non dovesse avere questa facoltà.
A Marghera, intanto, il terminal Psa Venice – Vecon, società anch’essa parte del gruppo Psa International che gestisce il maggior terminal container del Porto di Venezia, donerà all’Asl Suem 118 e al Dip. del Pronto Soccorso locale una serie di attrezzature di prima necessità, tra le quali barelle e relativi telai di supporto. “In questa situazione di emergenza per il nostro Paese e per la nostra Regione, riteniamo che ognuno debba fare la propria parte. Psa Venice – Vecon è sempre stata vicina al territorio in cui opera e più che mai in questa circostanza vuole dare il proprio tangibile contributo” ha affermato il neo amministratore delegato Alessandro Becce. Che poi ha aggiunto: “Viviamo un momento difficile ma dobbiamo guardare al futuro con fiducia, facendo squadra con le istituzioni, supportando il compito gravoso di chi affronta in prima persona l’emergenza: mi riferisco ai medici, al personale sanitario e ai ricercatori impegnati nel servizio alla nostra Comunità. Un apprezzamento particolare va anche al grande senso di responsabilità mostrato dal personale diretto ed indiretto di Vecon che sta lavorando regolarmente, garantendo la piena operatività del terminal in attesa che la situazione torni presto alla normalità”.
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