Bozza Decreto Coronavirus: ci sono tasse d’ancoraggio e canoni demaniali
Il Decreto legge che il Governo a breve si prepara a varare per fronteggiare l’emergenza Coronavirus con misure studiate per dare ossigeno a famiglie, professionisti e imprese, nonché misure di rilancio economico, dovrebbe accogliere alcune delle richieste presentate dalle associazioni di categoria dello shipping e della logistica. Nell’ultima bozza circolata, passibile ancora di qualche modifica, […]
Il Decreto legge che il Governo a breve si prepara a varare per fronteggiare l’emergenza Coronavirus con misure studiate per dare ossigeno a famiglie, professionisti e imprese, nonché misure di rilancio economico, dovrebbe accogliere alcune delle richieste presentate dalle associazioni di categoria dello shipping e della logistica.
Nell’ultima bozza circolata, passibile ancora di qualche modifica, in materia di logistica figura “un aumento di 200 milioni di euro per il 2020 del Fondo di solidarietà per il trasporto aereo per far fronte alla riduzione del traffico aereo e delle attività delle compagnie aeree per la diffusione del Coronavirus. Nella bozza si chiede anche un sostegno al trasporto marittimo, con la sospensione della tassa di ancoraggio fino al 31 luglio e lo stop dei canoni per le operazioni portuali e per le concessioni di aree portuali e banchine” scrive Il Sole 24 Ore. Se queste fossero le misure inserite anche nella versione definitiva del decreto Assarmatori vedrebbe premiata la sua azione di lobby iniziata già da inizio marzo.
Ci sono poi altre previsioni che riguardano le imprese in generale tra cui il differimento dei termini relativi ai versamenti fiscali previsti al 16 marzo, nonché ulteriori sospensioni dei termini e misure fiscali a sostegno di imprese, professionisti e partite Iva colpite dagli effetti dell’emergenza sanitaria.
Per le aziende di piccole e medie dimensioni che sono state travolte dall’emergenza Coronavirus si pensa poi a un potenziamento con risorse per un miliardo del Fondo di garanzia per le Pmi. Raddoppiano anche i fondi per la cassa integrazione in deroga: da due miliardi si sale a quattro; potrà durare al massimo 9 settimane e andrà a vantaggio dei lavoratori di tutte quelle micro-imprese escluse dagli ammortizzatori, colpiti dall’emergenza.
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