Cosulich: “Avanti da soli con gli investimenti nel Gnl”
A poche ore di distanza dalla nota con cui il Gruppo Novella ha annunciato l’uscita dalla joint venture Gnl Med della Fratelli Cosulich che aveva rilevato un 33% appena pochi mesi fa, iniziano a emergere i primi elementi utili a comprendere le ragioni di questa separazione. Timothy Cosulich, responsabile della business unit bunker all’interno della […]
A poche ore di distanza dalla nota con cui il Gruppo Novella ha annunciato l’uscita dalla joint venture Gnl Med della Fratelli Cosulich che aveva rilevato un 33% appena pochi mesi fa, iniziano a emergere i primi elementi utili a comprendere le ragioni di questa separazione.
Timothy Cosulich, responsabile della business unit bunker all’interno della Fratelli Cosulich, a SHIPPING ITALY ha spiegato l’epilogo negativo della partnership con Novella e con Autogas nei termini seguenti: “Fratelli Cosulich continua a considerare il settore Lng prioritario dal punto di vista strategico; da qui la decisione di avviare un importante piano di investimenti che permettano al gruppo di giocare un ruolo importante in questo settore. Il gruppo è attivo da più di 50 anni nel bunkeraggio tradizionale, sia come fornitore fisico a Singapore, dove possiede e opera una flotta di sei bettoline, sia a livello globale dove si posiziona fra le 10 principali trading house. L’entrata nel settore Lng permetterà quindi al gruppo di realizzare significative sinergie facendo leva sul proprio know-how e sull’esistente portafoglio clienti”. Cosulich in conclusione ha ancora aggiunto: “Abbiamo la fortuna di poter contare su un team con grande esperienza e motivazione, elementi che combinati con la solidità finanziaria ci permetteranno di proseguire con questa avvincente nuova sfida”.
Cercando di leggere fra le righe di queste equilibrate affermazioni par di capire che Cosulich e il duo Novella-Risso abbiano visioni differenti sul quando e sul come entrare nel mercato del bunkeraggio di gas naturale liquefatto con investimenti per (inizialmente) una nave e un deposito per lo stoccaggio del carburante. Timothy Cosulich a gennaio aveva rivelato a SHIPPING ITALY l’imminente firma di un ordine per la costruzione di una nave gasiera da 7.000 metri cubi di capacità mentre Novella in passato ha più volte ripetuto che prima di imbarcarsi in un investimento di tale portata sarebbe stato prima necessario mettere a posto ogni tassello del progetto ‘deposito + nave’.
Purtroppo però in Italia, e tanto più in Liguria, un progetto come questo richiede tempi di approvazione e pianificazione molto lunghi, tanto che proprio Novella in alcune occasioni si è lamentato con le istituzioni locali (port authority compresa) sull’assenza di risposte in merito alla richiesta di trovare un’area dove localizzare il nuovo deposito di Gnl.
Cosulich, anche forte di un proprio network globale, di spalle finanziariamente solide e di una maggiore integrazione verticale (trading, bunkeraggio, agenzia marittima, ecc.) ha fretta di partire con gli investimenti e qui probabilmente sta il punto di rottura fra i due ormai ex partner. Che paradossalmente rischieranno nei prossimi anni di trovarsi come competitor negli stessi porti del Nord Tirreno se anche Gnl Med alla fine deciderà di portare avanti il suo progetto di small scale lng nei porti liguri.
Nicola Capuzzo
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