A Bari e Brindisi canoni portuali sospesi tutto l’anno e agevolazioni ai vettori marittimi
L’Autorità di sistema portuale del Mar Adriatico Meridionale è andato oltre a quanto concesso dal decreto Cura Italia e ha reso noto di aver disposto la sospensione del pagamento di canoni e diritti portuali fino a metà dicembre. Il provvedimento è ovviamente teso a supportare stakeholder e operatori nei porti del sistema che comprende Bari, […]
L’Autorità di sistema portuale del Mar Adriatico Meridionale è andato oltre a quanto concesso dal decreto Cura Italia e ha reso noto di aver disposto la sospensione del pagamento di canoni e diritti portuali fino a metà dicembre. Il provvedimento è ovviamente teso a supportare stakeholder e operatori nei porti del sistema che comprende Bari, Brindisi, Manfredonia, Barletta e Monopoli.
La port authority pugliese informa infatti che il presidente Ugo Patroni Griffi ha firmato ieri un’ordinanza contenente provvedimenti che, “in applicazione del Decreto Legge n.18 ‘Cura Italia’ e introducendo ulteriori misure nei limiti massimi consentiti dalla legge, posticipa il pagamento dei canoni e dei diritti portuali per contrastare e contenere le ricadute economiche negative derivanti dalla diffusione del Covid-19”.
Nello specifico, sono rinviati al prossimo 15 dicembre i pagamenti dei canoni dovuti dalle imprese portuali autorizzate all’espletamento di operazioni portuali nei cinque porti del sistema (artt. 16, e 17 L. 84/94), e da tutte imprese portuali che sono anche concessionarie di aree demaniali marittime (art.18 L.84/94); termini che, invece, il D.L.18 fisserebbe al 31 luglio.
Non solo, l’AdSP del Mar Adriatico Meridioane ha introdotto nel provvedimento anche altre categorie, non contemplate dal Cura Italia, ampliando così lo spettro dei soggetti beneficiari del provvedimento. “Si tratta di tutti i concessionari di aree demaniali marittime (art. 36 del Codice della Navigazione) che usufruiranno di una proroga al 15 novembre del termine di scadenza del pagamento del canone; e delle compagnie di navigazione (art. 6 L. 84/94) che , invece, vedranno differito di 30 giorni, dall’emissione della relativa fattura, il termine di pagamento dei diritti portuali, senza l’applicazione degli interessi” informa l’ente.
Il presidente Patroni Griffi ha così commentato: “Attraverso il provvedimento intendiamo dare una boccata di ossigeno a tutto il nostro cluster marittimo che registra quotidiane e continue flessioni nei traffici di persone e mezzi. Stiamo effettuando uno sforzo significativo, per consentire alle aziende di recuperare liquidità, andando ben oltre la ratio legis del Cura Italia. Un ulteriore aiuto che vogliamo fornire a tutta la comunità portuale dell’Adriatico meridionale perché possa avere il tempo di riprendersi, una volta terminata l’emergenza”.
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