Dal Mit una mezza doccia fredda per Assoporti
Proprio mentre Assoporti rendeva pubblica la lettera inviata alla ministra dei Trasporti, Paola De Micheli, nella quale si chiedevano poteri commissariali e un ripensamenti sui tagli di spesa alle AdSP, il suo vice, il sottosegretario Roberto Traversi a Port News dava in pratica già una risposta che assomiglia molto a una chiusura (quasi) totale. “Il […]
Proprio mentre Assoporti rendeva pubblica la lettera inviata alla ministra dei Trasporti, Paola De Micheli, nella quale si chiedevano poteri commissariali e un ripensamenti sui tagli di spesa alle AdSP, il suo vice, il sottosegretario Roberto Traversi a Port News dava in pratica già una risposta che assomiglia molto a una chiusura (quasi) totale.
“Il modello Genova non è a mio avviso replicabile in questo contesto. Nel capoluogo ligure c’era una necessità evidente, che era quello di ripristinare un tratto autostradale. Si trattava di ricostruire una struttura preesistente, seppur modellata diversamente, e allo scopo si è favorita sia la fase autorizzativa del progetto, che l’affidamento del bando all’esecuzione senza gara, con deroga a tutte le norme ad eccezione del diritto penale e dei vincoli inderogabili UE. Il modello Taranto potrebbe quindi essere sufficiente, magari con qualche piccolo aggiustamento” ha dichiarato il sottosegretario. Il cosiddetto ‘modello Taranto’ verrebbe probabilmente accolto dai presidenti delle AdSP già come un ottimo risultato per accelerare la realizzazione delle nuove opere.
Traversi sostiene che i presidenti dispongano già “di un discreto potere perché l’Autorità di Sistema Portuale è dotata di autonomia amministrativa, di autonomia di bilancio e finanziaria nei limiti previsti dalla legge e svolge l’attività nella gestione dei beni secondo un piano regolatore autonomo. Qualche criticità evidente c’è invece rispetto alle autorizzazioni ed è su queste che stiamo lavorando per apportare il massimo della semplificazione”. Secondo il sottosegretario il vero problema sono “le procedure per giungere alle approvazioni dei progetti, soprattutto per quel che riguarda i pareri del Consiglio Superiore dei Lavori Pubblici, i pareri ambientali e quelli delle Soprintendenze”. Criticità che possono essere risolte in parte “con la Conferenza di Servizi e il silenzio assenso, anche se resta il tema delle procedure ambientali e dei vincoli delle Soprintendenze che non sono fortunatamente aggirabili” afferma. “Si potrebbe procedere con solerzia nel rispetto dei vincoli a un Testo Unico sulla portualità ma solo a seguito di uno studio approfondito con i vari Ministeri per continuare ad assicurare comunque margini di oggettività e regole comuni rispettose del territorio”.
Traversi entra anche nel merito delle ultime misure contenute nel decreto Cura Italia bocciando di fatto le richieste delle AdSP: “La preoccupazione di molti – spiega – era che le tasse di ancoraggio non venissero rifuse dallo Stato (cosa che poi è stata invece prevista nel testo) e che al contrario si chiedesse alle AdSP di fare fronte con una riduzione delle loro spese. Se questa forma di provvidenza alle AdSP continua ed è totale, il problema dunque non si pone”. Per quanto concerne poi le entrate dalle concessioni, “sono soltanto slittate, sempre con pagamento da effettuare entro l’anno corrente. Anche in questo caso, quindi, non ci dovrebbero essere problemi, salvo che gli operatori non siano così in crisi da non riuscire a farvi fronte”. Ma Traversi soprattutto ricorda che “le AdSP hanno bilanci con importanti avanzi di amministrazione che potrebbero essere in parte utilizzati per coprire queste eventuali perdite, ovviamente per un periodo non lungo”.
In conclusione secondo il sottosegretario alle Infrastrutture e ai Trasporti “per consentire alle AdSP di lavorare con maggiore serenità, sarebbe sufficiente una direttiva della Direzione generale Porti che stabilisca delle regole per la redazione di bilanci più flessibili per i prossimi due/tre anni. Speriamo che questa emergenza si riveli l’occasione necessitata per sburocratizzare il nostro Paese e dare il via anche a una riforma organica della legge sui porti. È un progetto al quale il Ministro intende lavorare e dare presto risposta”.
Leggi l’intervista completa al sottosegretario Roberto Traversi su Port News
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