Rivelati i nuovi traghetti di Siremar
La società di progettazione navale triestina Naos Ship & Boat Design ha reso pubblici alcuni dettagli sulla prossima serie di traghetti che Caronte&Tourist ha in previsione di ordinare, in collaborazione con la Regione Siciliana, per la compagnia di navigazione Siremar (controllata congiuntamente con Liberty Lines). Le nuove costruzioni saranno classificate dal Rina, avranno doppia propulsione […]
La società di progettazione navale triestina Naos Ship & Boat Design ha reso pubblici alcuni dettagli sulla prossima serie di traghetti che Caronte&Tourist ha in previsione di ordinare, in collaborazione con la Regione Siciliana, per la compagnia di navigazione Siremar (controllata congiuntamente con Liberty Lines).
Le nuove costruzioni saranno classificate dal Rina, avranno doppia propulsione a diesel e a gas naturale liquefatto, e potranno accogliere a bordo circa 600 passeggeri e 114 auto. Queste le caratteristiche tecniche: lunghezza appena inferiore ai 110 metri, larghezza quasi 20, pescaggio 4,65 metri, stazza lorda pari a 8.000 tonnellate e velocità di servizio di 16,5 nodi.
Difficile dire, considerata anche la crisi generata dalla pandemia Coronavirus, quando l’ordine verrà firmato da Caronte&Tourist e a quale cantiere navale verrà affidata la commessa. Quasi impossibile che sarà uno stabilimento italiano a realizzarla per ragioni di prezzo.
Questo investimento sarà il primo step di un più ampio programma pubblico-privato di rinnovo della flotte marittime impiegate nei servizi di trasporto pubblico locale in Italia. Lo scorso ottobre, infatti, a quasi un anno e mezzo di distanza dal primo annuncio del Ministero dei trasporti che informava circa lo stanziamento pubblico da 262 milioni di euro originariamente previsto per il periodo 2017-2030 e destinato al rinnovo delle flotte adibite ai servizi di Tpl, è arrivato a compimento il lungo iter del Decreto ministeriale n.52/2018 poi modificato lo scorso agosto dal n.397/2019 e registrato dal dicastero romano dopo aver ottenuto il via libera anche della Corte dei conti.
Il Decreto stabiliva in primis le modalità e le procedure per l’utilizzo delle risorse sul “Fondo finalizzato all’acquisto diretto, ovvero per il tramite di società specializzate o al noleggio dei mezzi adibiti al trasporto pubblico locale e regionale” pari a 250 milioni di euro per il periodo dal 2020 al 2030. Nella norma è scritto che il fondo è finalizzato “all’acquisto diretto, ovvero per il tramite di società specializzate o al noleggio dei mezzi adibiti al trasporto pubblico locale e regionale”.
L’articolo 3 del Decreto, relativo a “Finanziamento, vincoli di destinazione e proprietà dei beni”, specificava che la quota di cofinanziamento è ridotta al 15% e poi aggiungeva che questo cofinanziamento può essere assicurato “nel caso in cui le unità navali, le attrezzature e gli impianti acquistati siano di proprietà della Regione a cui sono assegnati i medesimi contributi o dell’Ente pubblico di interesse regionale competente”.
Oltre a ciò il decreto ministeriale spiegava che “le unità navali, le attrezzature e gli impianti acquistati dagli esercenti i servizi di trasporto pubblico locale sono soggette a vincolo di reversibilità e a vincolo di destinazione d’uso per i servizi di trasporto pubblico regionale dell’ente territoriale competente”.
La norma affermava inoltre che “gli esercenti i servizi di TPL che procedono direttamente all’acquisto delle unità navali, delle attrezzature e degli impianti sono obbligati alla copertura degli oneri finanziari per l’attualizzazione delle risorse assegnatele con il presente Decreto e con il DM 52/18 qualora la tempistica degli stanziamenti previsti dai Decreti del MEF n. 177410/17 e n. 19405/19, non siano compatibili con i tempi procedurali necessari per la realizzazione e il varo delle unità navali”.
La ripartizione delle risorse assegna alla Sicilia circa 69 milioni, al Veneto 64 milioni, alla Campania 60 milioni mentre seguono a lunga distanza (in termini di stanziamento pubblico) la Toscana con 20 milioni, la Sardegna con 14,4 milioni e il Lazio con 13,2 milioni.
La distribuzione delle risorse statali prevede 10 milioni nel 2020, 15 milioni nel 2021, 20 nel 2022, 30 milioni nel 2023 e nel 2024, 49 nel 2025, 20 milioni nel 2026, 2027 e 2028, 15 milioni nel 2029 e 21 milioni nel 2030.
Nel corso di quest’anno, al netto dell’emergenza Coronavirus nel frattempo dilagata, erano attesi i primi nuovi ordini di navi, con la Regione Siciliana indicata come la più pronta ad avviare il programma di rinnovamento della flotta adibita al trasporto pubblico locale. Il governatore della Sicilia, Nello Musumeci, aveva annunciato l’imminente acquisto di tre navi e due aliscafi da mettere al servizio delle isole minori della Sicilia. Due imbarcazioni verranno destinate alle Pelagie e alle Eolie, la terza all’isola di Pantelleria mentre gli aliscafi opereranno negli arcipelaghi.
Ora che anche le caratteristiche e il layout delle nuove navi sono state rese pubbliche non rimane che attendere le firme sui contratti di costruzione con il cantiere prescelto. Ma con l’emergenza Coronavirus la commessa potrebbe tardare ulteriormente.
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