Proseguono gli imbarchi break bulk a Marghera e Marina di Carrara
Nonostante la produzione industriale ‘non essenziale’ da giovedì 26 marzo in Italia si sia fermata, in alcuni porti si assiste ancora ad alcune spedizioni break bulk di impianti o macchinari costruiti prima dello stop imposto dal Governo. A Marghera, ad esempio, una nave di Sal Heavy Lift ha appena imbarcato un impianto (tecnicamente chiamato Riser […]
Nonostante la produzione industriale ‘non essenziale’ da giovedì 26 marzo in Italia si sia fermata, in alcuni porti si assiste ancora ad alcune spedizioni break bulk di impianti o macchinari costruiti prima dello stop imposto dal Governo.
A Marghera, ad esempio, una nave di Sal Heavy Lift ha appena imbarcato un impianto (tecnicamente chiamato Riser Pull In System) realizzato dalla società F.lli Righini su commissione di TechnipFMC UK e destinato a essere installato sulla unità Fpso Energean Power.
Il carico sollevato dalla banchina e imbarcato sulla nave Frauke aveva un peso di 260 tonnellate ed è stato completato con successo. Grande soddisfazione è stata espressa dalle varie aziende coinvolte (Sal, F.lli Righini ed Energean) per il delicato momento per l’Italia in cui questo lavoro è stato condotto. La nave nel frattempo è già partita con destinazione Singapore.
Nei giorni scorsi anche a Marina di Carrara la società Mdc Terminal del Gruppo Dario Perioli ha imbarcato diversi impianti ‘fuori sagoma’ del peso unitario di 100 tonnellate ciascuno su navi di Cnan Med dirette in Algeria.
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