A Genova e Savona crollano più i rotabili (-40%) che i container (-9%) a marzo
Nel primo trimestre dell’anno in corso il sistema portuale di Genova e Savona prevede che il traffico di container imbarcato e sbarcato sulle sue banchine si mantenga al di sopra dei volumi dello stesso periodo nel 2019, nonostante si stimi un calo compreso tra l’8 e il 10% nel solo mese di marzo. Gilberto Danesi, […]
Nel primo trimestre dell’anno in corso il sistema portuale di Genova e Savona prevede che il traffico di container imbarcato e sbarcato sulle sue banchine si mantenga al di sopra dei volumi dello stesso periodo nel 2019, nonostante si stimi un calo compreso tra l’8 e il 10% nel solo mese di marzo. Gilberto Danesi, amministratore delegato di Psa Genova Prà pochi giorni fa aveva parlato di volumi in calo del 40% nel terzo mese dell’anno presso il terminal container da lui guidato, ma evidentemente il dato riguardava solo i traffici in importazione.
Sempre secondo quanto reso noto dall’Autorità di Sistema Portuale del Mar Ligure Occidentale il traffico ro-ro è stato gravemente colpito dall’interruzione delle autostrade del mare tra i Paesi del Mediterraneo e si prevede che nel mese di marzo perderà circa il 40% dei volumi, con un calo del 12/14% nel primo trimestre.
La filiera alimentare sta registrando un buon andamento, registrando un aumento delle importazioni di frutta e cereali.
Il settore petrolifero ha mostrato una tendenza al ribasso nella prima parte dell’anno (-7/-8%), ma non sembrano essere ancora colpiti dalla crisi dovuta a Covid-19.
Sempre secondo quanto reso noto dalla port authority l’attività delle crociere e dei traghetti sta pagando il pedaggio più pesante per le attuali limitazioni imposte dal Governo per limitare il contagio di Coronavirus: le navi passeggeri sono state fermate durante il mese di marzo, causando un calo del traffico del -60/-80% nel terzo mese dell’anno e del -20/-30% nel primo trimestre.
Per quanto concerne poi il lavoro portuale nel bacino portuale genovese, la Culmv sta affrontando un calo del -15/-20% delle chiamate, principalmente a causa del rallentamento dell’attività dei terminal ro-ro e contenitori. Al porto di Savona Vado, invece, il lavoro della Culp mostra un trend stabile rispetto alla prima parte del 2020, grazie al crescente attività del nuovo terminal container Vado Gateway, controbilanciando la perdita di posti di lavoro negli altri terminal general cargo.
Per quanto riguarda gli hinterland che alimentano le attività dei due scali liguri, Cerved prevede un calo dell’import/export in particolare in Piemonte (compresa tra -9,8% e -22,8%) a causa della crisi del settore automobilistico, mentre le performance di Lombardia, Veneto ed Emilia sarebbero sostanzialmente allineate tra un -6,7% e un -15,7%.
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