Confetra chiede tre misure al Governo per la sopravvivenza della logistica
Riduzione flat del cuneo fiscale del 40% per i prossimi 20 mesi, la possibilità di incassare tramite Cassa Depositi e Prestiti subito il 50% delle fatture inevase senza oneri, la costituzione di un Fondo nazionale per ristorare le imprese che possano dimostrare un gap di fatturato tra il periodo dell’emergenza e del lockdown 2020 rispetto […]
Riduzione flat del cuneo fiscale del 40% per i prossimi 20 mesi, la possibilità di incassare tramite Cassa Depositi e Prestiti subito il 50% delle fatture inevase senza oneri, la costituzione di un Fondo nazionale per ristorare le imprese che possano dimostrare un gap di fatturato tra il periodo dell’emergenza e del lockdown 2020 rispetto allo stesso periodo del 2019. Queste sono le tre misure immediate che Confetra (la Confederazione generale italiana dei trasporti e della logistica) ha proposto al Governo per non affondare il comparto della logistica merci in Italia.
“Si tratta di un ‘pacchetto’ di misure che necessita di coperture per circa 9 miliardi. E
parliamo solo del settore Logistica e Trasporto merci” ha spiegato il presidente di Confetra, Guido Nicolini. “È chiaro che tutto ciò ha un senso se il Governo, come ci auguriamo, vorrà davvero mettere a punto una politica urgente per la ripresa come quella evocata nei giorni scorsi da Draghi. Un altro provvedimento da 25 miliardi di euro invece, buono solo per prorogare di un ulteriore mese le scadenze fiscali e poco altro, significherebbe in larga misura condannarci a chiudere battenti nel giro di poche settimane”.
Il numero uno di Confetra ha evidenziato che le imprese del comparto da settimane lavorano sostanzialmente in perdita: vale a dire con costi fissi immutati ma lavorando mediamente il 25/30% dei volumi rispetto a prima. “Noi non potevamo ‘restare a casa’ ma ora serve una massiccia iniezione di liquidità attraverso strumenti diretti e attivabili nel giro di pochi giorni, non settimane, per tenere in piedi il settore” ha aggiunto Nicolini.
A questo proposito Confetra ha presentato alla ministra dei trasporti Paola De Micheli e al premier Giuseppe Conte un documento intitolato: ‘Il Dopoguerra della Logistica rischia di minare la ripresa dell’intera economia nazionale’. Secondo la confederazione, infatti, la pandemia economica rischia di fare più danni di quella sanitaria: su base annua il Centro Studi della Confederazione prevede una contrazione dei volumi tra il 20 edil 25%. Se l’interscambio commerciale del Paese con il resto del Mondo fletterà di circa 150 miliardi di euro, come da proiezione, in termini di merci movimentate ciò equivarrebbe a circa 90 milioni di tonnellate, tra import ed export: l’equivalente di 18 miliardi di fatturato per l’intero settore della logistica e del trasporto merci.
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