Container stabili a Trieste nei primi tre mesi del 2020
Nonostante il rallentamento dovuto all’emergenza CoViD-19, che ha colpito prima la Cina e ora l’Europa, il primo trimestre 2020 di Trieste Marine Terminal, il terminal container dello scalo giuliano, si è chiuso con un +1% rispetto allo stesso periodo del 2019. Dal terminal spiegano che le previsioni a breve termine sono ancora incerte e si […]
Nonostante il rallentamento dovuto all’emergenza CoViD-19, che ha colpito prima la Cina e ora l’Europa, il primo trimestre 2020 di Trieste Marine Terminal, il terminal container dello scalo giuliano, si è chiuso con un +1% rispetto allo stesso periodo del 2019.
Dal terminal spiegano che le previsioni a breve termine sono ancora incerte e si possono prevedere fluttuazioni nelle prossime settimane e nei prossimi mesi: i primi giorni di aprile mostrano comunque una sostanziale stabilità dei volumi, anche se sarà necessario un periodo più lungo per comprendere meglio gli effetti reali della chiusura di numerose attività produttive in Italia e in Europa. Anche i volumi via treno di Tmt risultano generalmente stabili, consentendo una certa fiducia sulla tendenza dei volumi complessivi movimentati via Trieste.
“La situazione non è facile e ci si aspetta una riduzione del traffico nei mesi di aprile e maggio, ma abbiamo fiducia che ci possa essere aumento nei mesi successivi ha commentato il presidente di Tmt, Fabrizio Zerbini.
L’ultima novità che riguarda il porto di Trieste è il nuovo potenziamento del sistema ferroviario grazie al quale sono partiti nei giorni scorsi i primi treni lungo la Transalpina, tratta di collegamento da Villa Opicina a Trieste Campo Marzio e viceversa. Si tratta di un tratto lungo 14 km con una pendenza massima del 25 per mille ottenuto riattivando una vecchia linea asburgica e servirà come alternativa alla tratta sotterranea (e poi lungo la costa) che collega lo scalo alla rete internazionale. Su questa tratta sarà Adriafer, società controllata dall’Autorità di sistema portuale, a svolgere il servizio di trazione dei treni merci. La società ha infatti ottenuto da Rfi l’autorizzazione al trasporto di convogli cargo, per container da 40 piedi High Cube con l’introduzione in servizio di due locomotori Siemens E191 elettrico e Vossloh D 100 diesel. Già due sono i servizi effettuati nelle ultime settimane; l’ultimo quello con un treno composto da 20 carri e un carico di 48 container diretto al molo VII, proveniente da Dunajska Streda, in Slovacchia.
Zeno D’Agostino, presidente dell’Autorità di Sistema Portuale, ha sottolineato l’importanza di «un altro importante progetto di ripristino di linee, che la storia ferroviaria di Trieste ci aveva lasciato e che Rfi ha attuato, per consentire l’esercizio di treni cargo di collegamento del sistema logistico del porto di Trieste, in particolare con l’interporto a Fernetti”.
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