È online l’inserto speciale: “I numeri dei porti italiani”
Puoi leggere gratuitamente tutto l’inserto speciale “I numeri dei porti italiani – Edizione 2020” in formato sfogliabile su ISSUU oppure in formato Pdf Nell’anno appena trascorso sono state movimentate nei porti italiani complessivamente 479 milioni di tonnellate di merci, di cui 179,5 milioni sono rinfuse liquide, 58,7 milioni rinfuse solide, 111 milioni i carichi containerizzati, 106 milioni le […]
Puoi leggere gratuitamente tutto l’inserto speciale “I numeri dei porti italiani – Edizione 2020” in formato sfogliabile su ISSUU oppure in formato Pdf
Nell’anno appena trascorso sono state movimentate nei porti italiani complessivamente 479 milioni di tonnellate di merci, di cui 179,5 milioni sono rinfuse liquide, 58,7 milioni rinfuse solide, 111 milioni i carichi containerizzati, 106 milioni le merci ro-ro e infine 23,3 milioni le tonnellate di merci varie. Rispetto al 2018 la flessione è stata in totale pari a circa 12 milioni di tonnellate, di cui 4,5 milioni riconducibili alle rinfuse liquide e 6,7 milioni alle rinfuse solide, quasi 3 milioni ai carichi rotabili e 1,3 milioni all’imbarco e sbarco di break bulk, mentre il traffico containerizzato è rimasto costante.
In crescita invece sono stati i movimenti in imbarco e sbarco di passeggeri nel 2019 (55,9 milioni), sia per quanto riguarda le crociere (11,96 milioni di persone), che i traghetti (17,7 milioni) e i viaggiatori su rotte di corto cabotaggio (26,2 milioni). Rispetto all’anno precedente i passeggeri complessivamente imbarcati e sbarcati negli scali italiani sono stati 2,8 milioni in più, di cui 1,26 milioni dovuti alle navi da crociera, 300 mila unità in più trasportati dai traghetti e 1,25 milioni in più sulle rotte dello Stretto di Messina, nel Golfo di Napoli e su altre rotte di corto cabotaggio.
Come è possibile leggere all’interno dell’inserto, i presidenti delle principali associazioni di categoria delle imprese legate all’economia marittimo-portuale (Assoporti, Confetra, Assiterminal, Federagenti, Fedespedi, Confitarma, Assarmatori e Fedepiloti) sono concordi nel ritenere che le statistiche del 2019 descrivono traffici da considerarsi ormai consolidati se raffrontati al trend dell’ultimo quinquennio. Ora, però, l’emergenza sanitaria e la crisi economica generata dal Coronavirus hanno stravolto le previsioni e i programmi di tutte le categorie professionali innescando una corsa verso la sopravvivenza dove nessuno sembra poter fare a meno di aiuti pubblici per sopravvivere. Secondo Daniele Rossi, presidente di Assoporti, il 2020 dev’essere l’anno delle scelte coraggiose, da affrontare con “procedure e iniziative speciali”.
Nicola Capuzzo
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