Tutte le alleanze container stanno bypassando il Canale di Suez
Il prezzo del petrolio ai minimi storici e di conseguenza il basso costo anche del carburante ha indotto tutte e tre i consorzi armatoriali attivi nel trasporto di container a bypassare il Canale di Suez nei servizi di linea che dal Nord Europa fanno rotta verso l’Estremo Oriente. La prima era stata una nave di […]
Il prezzo del petrolio ai minimi storici e di conseguenza il basso costo anche del carburante ha indotto tutte e tre i consorzi armatoriali attivi nel trasporto di container a bypassare il Canale di Suez nei servizi di linea che dal Nord Europa fanno rotta verso l’Estremo Oriente.
La prima era stata una nave di Cma Cgm a inizio aprile ma ora, secondo quanto rileva DynaLiners nel suo consueto report settimanale, anche Maersk e Msc (alleati nella 2M) hanno deciso di far passare le navi impiegate sul servizio AE6/Lion dal Sud Africa. E klo hanno fatto a costo di dover immettere una nave in più per mantenere la frequenza della rotazione.
Stanno doppiando il Capo di Buona Speranza anche le navi impiegate da Ocean Alliance (Cma Cgm, Cosco, Oocl ed Evregreen) nella linea Cem così come la stessa azione è stata intrapresa da The Alliance (Hapag Lloyd, Hmm, One e Yang Ming) per il servizio EC4 che collega l’Asia con la costa est degli Stati Uniti.
Per il Mediterraneo questa non è ovviamente una buona notizia perché significa che viene completamente tagliato fuori da questi collegamenti marittimi. È una notizia ancora peggiore per l’Egitto che vede svanire un’importante fonte di entrate finora garantite dalle tariffe che le navi devono pagare per attraversare il Canale di Suez. Il basso costo del carburante rende economicamente più vantaggioso allungare la rotta percorsa piuttosto che pagare questo pedaggio da circa mezzo milione di dollari per le navi di grande portata.
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