Signorini: “Ad Aprile Genova ha perso il 10-15% di container e 40-50% di rotabili”
Ad aprile è proseguita la flessione dei volumi di merci registrata sulle banchine del porto di Genova nel mese di marzo. Come, quanto e perché lo ha spiegato direttamente il presidente dell’Autorità di Sistema Portuale del Mar Ligure Occidentale, Paolo Emilio Signorini, durante un webinar organizzato dallo studio legale Lca. “Come porto di Genova, dopo […]
Ad aprile è proseguita la flessione dei volumi di merci registrata sulle banchine del porto di Genova nel mese di marzo. Come, quanto e perché lo ha spiegato direttamente il presidente dell’Autorità di Sistema Portuale del Mar Ligure Occidentale, Paolo Emilio Signorini, durante un webinar organizzato dallo studio legale Lca.
“Come porto di Genova, dopo un primo trimestre dove tutto sommato abbiamo contenuto i danni grazie anche a un primo bimestre dell’anno positivo sia per i passeggeri che per le merci, andiamo in territorio negativo ad Aprile. La perdita è fra il 10 e il 15% per i container mentre la flessione è più grave, intorno al 40-50%, per i ro-ro e i traghetti. Una situazione un po’ a macchia di leopardo si registra poi nella cantieristica navale che, essendo un settore labour intensive, ha ovviamente problemi significativi di distanziamento durante l’attività. Ha subito un azzeramento il settore passeggeri che viaggiava con un incremento di oltre il 23% nei primi due mesi dell’anno” ha spiegato Signorini.
Nel corso del suo intervento ha affrontato poi alcuni di quelli che secondo lui saranno temi strategici per il prossimo futuro. “Le varie criticità – ha detto – che si sono succedute negli ultimi due anni (crollo dei viadotti autostradali, mareggiate, ecc.) hanno imposto alla port authority di adottare vere e proprie misure e procedure di crisis management. L’autorità, prima del Covid, aveva affidato a uno dei più importanti operatori a livello mondiale un incarico di consulenza in materia di individuazione e gestione dei rischi. Io penso che questa sia l’area di lavoro più importante per i prossimi dieci anni. Come presidente del porto ho a che fare ogni giorno con contratti di medio-lungo periodo che fino a 2-3 anni fa trattavano questa materia con scrupolo ma non con l’approfondimento, l’analisi e la cura richiesti in uno scenario come quello attuale dove i rischi a livello globale hanno un effetto sull’operatività ormai oserei dire quotidiana”.
Altro tema importante secondo Signorini sarà quella del principio di sussidiarietà. “Noi abbiamo visto in questa emergenza Covid interventi del livello nazionale e provvedimenti a livello locale, sopratutto delle Regioni ma anche di istituzioni come le Autorità di Sistema Portuale, Comuni, ecc. E’ molto importante il principio di sussidiarietà. Bisogna evitare che livelli istituzionali non competenti in termini di conoscenza o di responsabilità siano chiamati a svolgere un ruolo che sarebbe meglio se fosse svolto ad altri livelli. E’ importante il dialogo e applicare bene misure di sussidiarietà” è il parere del presidente.
La conclusione del suo intervento è stato dedicato alla tecnologia che a suo dire sarà fondamentale. “La digitalizzazione può produrre benefici molto significativi nell’applicazione e nel rispetto del distanziamento sociale e sui luoghi di lavoro. Stiamo concordando procedure fra terminal portuali, spedizionieri, agenti marittimi e autotrasportatori per dematerializzare il più possibile tutte le fasi di interfaccia fra questi diversi momenti del ciclo del trasporto logistico-portuale. Questa la considero una delle sfide più importanti” ha concluso Signorini.
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