Covid-19 e navi cisterna: non è tutto ora quello che luccica
“Per il settore delle navi cisterna il Covid-19 potrebbe avere ripercussioni dirette rilevanti sul mercato dei noli, la cui entità dipenderà da quanto tempo servirà per contenere il virus e affinché l’attività economica mondiale ritorni alla normalità”. Lo sottolinea la d’Amico International Shipping nella sua ultima trimestrale relativo al periodo gennaio – marzo 2020 chiuso […]
“Per il settore delle navi cisterna il Covid-19 potrebbe avere ripercussioni dirette rilevanti sul mercato dei noli, la cui entità dipenderà da quanto tempo servirà per contenere il virus e affinché l’attività economica mondiale ritorni alla normalità”. Lo sottolinea la d’Amico International Shipping nella sua ultima trimestrale relativo al periodo gennaio – marzo 2020 chiuso con un utile di 1,5 milioni di dollari a fonte di ricavi pari a 71,4 milioni e un Ebitda in forte crescita a 33 milioni.
La shipping company parte del Gruppo d’Amico Società di Navigazione ha aggiunto: “Alla luce dell’impatto del Covid-19, nella sua relazione dell’aprile 2020 l’AIE (l’Agenzia internazionale per l’energia, ndr) ha ridotto significativamente la sua stima dei volumi raffinati per quest’anno, prevedendo un calo di 7,6 milioni di barili al giorno (a gennaio 2020 era prevista una crescita di 1,3 milioni di barili al giorno). Per ora l’impatto sul settore delle navi cisterna è stato limitato, con i valori dei noli che sono saliti nei mesi di marzo e aprile dopo aver raggiunto un minimo per il 2020 intorno a metà febbraio”.
Più nel dettaglio la d’Amico International Shipping spiega: “Di fatto le nostre navi cisterna stanno traendo vantaggio sia dalla significativa riduzione del costo del carburante, sia dai nuovi arbitraggi, che hanno spesso coinvolto tratte di navigazione più lunghe, come le esportazioni di nafta dall’Europa e dal Medio Oriente all’Asia e le esportazioni di carburanti per aviazione dalla Cina al Golfo del Messico. Le nostre navi stanno inoltre beneficiando di un aumento della domanda di stoccaggio galleggiante sia di greggio che di raffinati, e di un incremento della congestione nei porti”.
Non è tutto oro quello che luccica, però, perché “il considerevole calo della domanda di raffinati derivante dallo scoppio del Covid-19, e il conseguente accumulo di scorte, sta creando scompensi che potrebbero causare un calo della domanda per le nostri navi in futuro. Inoltre, la recente decisione dell’OPEC+ di tagliare la produzione di petrolio di circa 10 milioni di barili al giorno potrebbe avere ripercussioni negative sulla domanda per le nostre navi, forse già dal terzo trimestre di quest’anno. Benché tali tagli potrebbero avere un impatto negativo sulle tariffe a breve termine, dovrebbero ridurre gli squilibri e contribuire a un mercato più sano nel 2021”.
Criticità vengono segnalate poi anche dal punto di vista operativo: “Le controllate di d’Amico International Shipping S.A. – si legge nella trimestrale – stanno inoltre affrontando complicazioni operative legate al Covid-19, come per esempio restrizioni al caricamento e scaricamento delle proprie navi, e una quarantena di 14 giorni per le navi e gli equipaggi in certi porti, portando ad alcune inefficienze; ciononostante stiamo collaborando con i nostri partner, i clienti e le autorità locali per trovare soluzioni che riducano al minimo l’impatto sulla nostra impresa. Altri paesi potrebbero imporre misure di quarantena per le navi e gli equipaggi; qualora un numero sufficiente di paesi lo facesse, soprattutto per gli scambi commerciali a breve raggio, potrebbe derivarne una riduzione della flotta effettivamente disponibile, dando sostegno a breve termine al mercato dei noli”.
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