A Spezia il traffico di Gnl non rallenta e compensa le altre merceologie
Nel panorama attualmente sconfortante dei traffici portuali, che stanno subendo un calo generalizzato dei contenitori movimentati nei porti liguri tra il 25 e il 30%, alla Spezia c’è un traffico in controtendenza ed è quello delle navi metaniere che attraccano al terminale di Panigaglia. Lo rende noto il gruppo spezzino Dario Perioli che, attraverso la […]
Nel panorama attualmente sconfortante dei traffici portuali, che stanno subendo un calo generalizzato dei contenitori movimentati nei porti liguri tra il 25 e il 30%, alla Spezia c’è un traffico in controtendenza ed è quello delle navi metaniere che attraccano al terminale di Panigaglia. Lo rende noto il gruppo spezzino Dario Perioli che, attraverso la partecipata Cnan, ha pubblicato alcuni numeri significativi del 2019: le navi operate sono state 57, con un ritmo di 6 al mese (da tenere conto che il terminal è stato fermo più di un mese per i lavori di manutenzione) e nel primo quadrimestre di quest’anno la media è rimasta la stessa. “Ciò vuol dire che la struttura che assicura energia al Paese è impegnata quasi al massimo della sua capacità e le navi, peraltro sempre le stesse, si alternano tra i porti di Arzew –Algeria e La Spezia con una frequenza da servizio di linea ogni 4-5 giorni” spiega la nota. “E’ traffico importante perché contribuisce a fare del porto della Spezia un polo strategico (addirittura unico fino a poco tempo fa) per l’approvvigionamento energetico nazionale di una materia prima alla quale sempre più si fa riferimento come combustibile fossile molto meno inquinante rispetto al petrolio e al carbone” sottolinea Andrea Fontana, vertice di Dario Perioli e Cnan.
Non trascurabile anche il contributo in termini di fatturato diretto: 60 navi all’anno generano 2,4 milioni di euro per i servizi e le forniture rese alla navi. “Si tratta di un fatturato che contribuisce a mantenere in equilibrio il sistema dei costi e il livello delle prestazioni dei servizi tecnici nautici: con il suo apporto è infatti possibile, in tempi di calo di altri traffici come sono quelli contingenti, mantenere servizi e tariffe competitive” sottolinea ancora l’agenzia marittima spezzina.
Significativo infine anche l’apporto alla fiscalità dell’Autorità di Sistema Portuale. I quantitativi sbarcati di Gpl, 21.000 tonnellate per nave, generano in termini di tasse portuali versate alla port authority circa un 1 milione di euro, al quale va aggiunto il canone pagato per la concessione demaniale. Dal terminale di Panigaglia esiste infine la prospettiva di poter distribuire il Gnl non solo attraverso la rete dei metanodotti ma anche via mare per poter rifornire le navi.
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