Il noleggio della quinta nave ha migliorato i risultati di Orsero nello shipping
Nei primi tre emi del 2020 il segmento di business ‘Shipping’ del Gruppo Orsero ha generato ricavi netti per circa 28,7 milioni di euro, evidenziando un incremento di 7,4 milioni rispetto al 31 marzo 2019 “dovuto – si apprende dalla trimestrale del gruppo – al buon fattore di carico (load-factor a circa 94%) e all’incremento […]
Nei primi tre emi del 2020 il segmento di business ‘Shipping’ del Gruppo Orsero ha generato ricavi netti per circa 28,7 milioni di euro, evidenziando un incremento di 7,4 milioni rispetto al 31 marzo 2019 “dovuto – si apprende dalla trimestrale del gruppo – al buon fattore di carico (load-factor a circa 94%) e all’incremento delle rate di nolo legato al costo del combustibile conseguente all’applicazione della normativa IMO 2020”. L’Adjusted Ebitda è pari a 6,1 milioni di euro con una significativa crescita pari a 2,9 milioni (+88%) rispetto al 31 marzo 2020. Tale incremento “è stato reso possibile dal recupero di redditività dell’attività di shipping, già a partire dal 2019, dopo aver sottoperformato negli anni 2017 e 2018”.
La stessa trimestrale ricorda che a partire dal 1 gennaio 2020 l’attività di importazione di banane ed ananas viene fatta rientrare nel settore Distribuzione. A seguito di tale modifica il settore “Distribuzione” ha cambiato denominazione in “Import & Distribuzione” mentre il settore “Import & Shipping” ha cambiato denominazione in “Shipping” in quanto comprensivo delle sole attività di trasporto marittimo.
Il progressivo miglioramento dell’attività di trasporto marittimo per Orsero era già evidente dal bilancio 2019 nella cui relazione finanziaria si legge: “Significativo il miglioramento registratosi nel settore “Import e Shipping” grazie al buon andamento dell’attività di trasporto marittimo, frutto di un più elevato load-factor e del passaggio della schedula di viaggio da 4 a 5 settimane che ha consentito risparmi di carburante ed efficientamento delle operazioni di carico sui porti centramericani tali da più che compensare i costi di noleggio della quinta nave”.
Più nel dettaglio la relazione finanziaria sui risultati 2019 spiega che l’anno scorso “la società armatoriale ha provveduto a modificare la propria schedula di viaggio da 4 a 5 settimane, introducendo una quinta nave presa a noleggio, allo scopo di ovviare agli irrisolti problemi di attesa presso i porti caraibici che rendevano molto difficile, se non impossibile, il rispetto della tabella di viaggio a 28 giorni. Con la nuova schedulazione rimane fermo l’arrivo ogni settimana della frutta dall’area centramericana, che rappresenta un forte ‘plus’ commerciale del gruppo, si è levata pressione alle fasi di caricazione della frutta sui porti centramericani, e si consente alle navi di viaggiare a una velocità più bassa ‘eco-speed’ che
garantisce sia un minor consumo di carburante che un minor stress alle navi durante la navigazione atlantica. Grazie ai risparmi di combustibile ottenuti e ai maggiori volumi trasportati (oltre 507 mila pallet pari ad un load-factor del 94,2% contro i 492 mila pallet del 2018) l’Adjusted Ebitda si è attestato ad 10,579 milioni di euro, contro 5,819 milioni dell’esercizio 2018”.
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