Genova e Savona: l’analisi del crollo dei traffici portuali registrato ad aprile
Di seguito pubblichiamo il report completo redatto dall’Autorità di sistema portuale del Mar Ligure Occidentale con il dettaglio e l’analisi delle statistiche sui traffici dagli scali di Genova e Savona nel mese di aprile 2020. L’emergenza sanitaria ed economica derivate dalla pandemia da Covid-19, che ormai ha assunto un carattere globale e che ha […]
Di seguito pubblichiamo il report completo redatto dall’Autorità di sistema portuale del Mar Ligure Occidentale con il dettaglio e l’analisi delle statistiche sui traffici dagli scali di Genova e Savona nel mese di aprile 2020.
L’emergenza sanitaria ed economica derivate dalla pandemia da Covid-19, che ormai ha
assunto un carattere globale e che ha investito tutte le aree industrialmente più
sviluppate, ha indotto pesanti effetti sul Sistema Portuale del Mar Ligure Occidentale in
tutte le componenti del traffico merci e passeggeri.
La movimentazione commerciale ha chiuso a 3.825.856 tonnellate, pari al -32,0%
rispetto allo stesso mese del 2019. Tale riduzione, seppure con alcune diversificazioni, ha
coinvolto tutte le tipologie di traffico, dai container (-12,9%), al traffico convenzionale (-
44,0%), fino alle rinfuse che chiudono con una contrazione superiore al 45%.
Il settore dei passeggeri è sostanzialmente fermo e ha pressoché azzerato le relative
movimentazioni (-98,4%) in ragione del blocco dei viaggi che si protrae ormai da marzo
2020.
Traffico containerizzato
Aprile 2020, che può essere considerato il primo mese totalmente incluso nel lockdown
delle attività produttive non strategiche, si è chiuso per il Sistema portuale con un calo
dei volumi in linea con le aspettative, assestando la perdita complessiva a -15,8% (-35.956
TEU in termini assoluti).
Il dato del mese porta le performance progressive del Sistema a far registrare il primo
valore negativo dall’inizio del 2020 (-1,8%), per un totale di 855.955 TEU.
A fine marzo, l’intervento del blocco produttivo del Paese ha colpito in maniera
maggiore le esportazioni che, mentre a marzo avevano perso solo il 2,6%, hanno
registrato nel mese appena trascorso un pesante –19,1% (calcolato sul totale dei
container pieni all’imbarco). Sul versante delle importazioni (-12,9% di pieni allo sbarco
rispetto ad aprile 2019) il quadro è rimasto sostanzialmente immutato rispetto al mese
precedente, durante il quale si erano già dispiegati gli effetti dell’emergenza sanitaria in
Estremo Oriente.
Il risultato negativo delle esportazioni ha conseguentemente pesato anche sulla
movimentazione dei vuoti, che ha registrato ad aprile il –13,1%.
I collegamenti del porto di Genova con le aree geografiche oltremare, identificabili con
la movimentazione di container pieni, sono stati in questo mese fortemente condizionati
dall’emergenza sanitaria ormai diffusa a livello globale.
Estremo Oriente. Nel corso del mese di aprile le importazioni provenienti dall’Estremo
Oriente hanno continuato a registrare un calo, seppure più contenuto rispetto a marzo
2020 (-12,3% contro il -33.0%). Si tratta dell’evidente effetto del riavvio delle attività
produttive in Cina, e comunque sempre influenzato dal calo della domanda interna nel
nostro Paese.
Anche su fronte delle esportazioni le perdite sono risultate più contenute rispetto a
marzo e anche rispetto al dato complessivo del Sistema (-6,4%).
Medio Oriente. I traffici verso il Medio Oriente reggono decisamente bene e chiudono il
mese a un livello di perdita molto più contenuta rispetto al mese di marzo (-3,5%
rispetto a -13,9%), mentre le importazioni, in cui è grande la preponderanza di
semilavorati del petrolio, quali i polimeri utilizzati nella produzione di plastica, subiscono
una pesante battuta d’arresto pari al 42,5%.
America. L’insorgenza dell’emergenza sanitaria anche nel continente americano ha
determinato un grave danno alle esportazioni verso tutte le principali aree di
destinazione. La riduzione complessiva si attesta attorno al 45%, con punte oltre il 60%
per quanto riguarda le esportazioni verso Brasile e Argentina. Per quanto riguarda gli
Stati Uniti il mese di aprile si è chiuso a -35,5%. Sul versante delle importazioni, seppure
su numeri più contenuti assoluto (7.096 TEU), il calo di traffico è stato meno pesante (-
22,9%), ma comunque peggiore rispetto al dato complessivo del sistema.
Merce convenzionale e rotabile
Per quello che riguarda la merce convenzionale, che include il traffico rotabile e quello
specializzato, il mese di Aprile registra un pesante crollo (-44,0%) chiudendo il mese
poco al di sotto delle 660.000 tonnellate movimentate. Questo risultato, ancor più
negativo di quello registrato a Marzo (-23,3%), ha contribuito a vanificare la buona
performance registrata nei primi due mesi dell’anno ed a chiudere i primi 4 mesi del
2020 con una netta decrescita (-17.5%) rispetto allo stesso periodo del 2019.
Il traffico rotabile, parte preponderante del comparto, è stato pesantemente penalizzato
dalla riduzione dei servizi di navi Ro-Ro e Ro-Pax a seguito delle misure restrittive dovute
al COVID – 19. Nel porto di Genova, esso ha registrato un calo del 40% durante il mese di aprile 2020, contribuendo a peggiorare anche la performance dell’intero quadrimestre
che, infatti, si è chiuso con un calo del 14,4% rispetto al 2019.
Per quanto riguarda i risultati registrati negli scali di Savona e Vado Ligure appare uno
scenario ancora peggiore con un calo del 50,5% durante il mese di aprile ed una perdita
di circa 250.000 tonnellate (-18,2%) nel corso del primo quadrimestre.
Anche l’andamento dei traffici specializzati ha mostrato un trend simile a quello dei
rotabili. In particolare, il porto di Genova dimezza la perfomance registrata nell’aprile
dello scorso anno chiudendo il mese poco sopra le 20.000 tonnellate, mentre il
progressivo dei primi quattro mesi dell’anno raggiunge le 132.000 tonnellate, pari ad un
calo del 27,4% rispetto al 2019. Il risultato è prevalentemente dovuto ad una flessione nel
settore dei traffici metalliferi, mentre i traffici forestali e di cellulosa registrano un’ottima
performance raddoppiando i risultati dello stesso periodo del 2019.
Nello segmento, i porti di Savona e Vado Ligure registrano un trend simile allo scalo
genovese, con un pesante calo nel mese di aprile (-27,1%) anche in questo caso
imputabile alla performance negativa dei prodotti metallici che soffrono
particolarmente il fermo del settore industriale, soprattutto automobilistico, dovuto alle
misure restrittive in corso.
Rinfuse liquide
Ad aprile febbraio 2020 si rileva un forte calo nelle rinfuse liquide, dovuto sia al calo degli
olii minerali (-44,5%) sia a quello delle altre rinfuse liquide (-17,3%).
Anche in questo caso, il fermo di buona parte delle attività produttive e dei trasporti ha
pesantemente ridotto la domanda di approvvigionamento di questi prodotti.
Per quanto riguarda gli olii minerali, nonostante i prezzi della materia prima,
storicamente ai minimi da decenni, il calo della domanda ha generato un
dimezzamento (-44,5%) dei volumi movimentati nei porti del sistema che hanno di poco
superato il milione di tonnellate e chiuso il quadrimestre con un calo del 15,9%.
Rinfuse solide
Il settore delle rinfuse solide, da diversi anni affetto da un calo generalizzato dei traffici,
non è rimasto esente dal particolare momento congiunturale che ha generato un crollo
della domanda durante il mese di aprile (-50,6%) ed un simile risultato per i primi 4 mesi
dell’anno (-47,6%) che hanno fatto registrare una perdita per il sistema di più di 600.000
tonnellate.
Funzione industriale
Anche ad aprile 2020 il comparto industriale continua con il trend negativo che risulta
ancora più acuito dal calo generalizzato della domanda da parte del settore industriale.
Nel mese si registra un calo del 27% che porta la performance del quadrimestre ad un –
31,3%. Questo trend è attribuibile in parte alla situazione congiunturale del mercato
dell’acciaio in Italia ed in parte alle criticità legate al piano industriale di ArcelorMittal
che prevede una riduzione del livello di produzione nell’impianto di Taranto.
Traffico passeggeri
Nel mese di aprile, l’espansione che aveva in precedenza caratterizzato il traffico
passeggeri negli scali del sistema ha registrato una drammatica battuta d’arresto, con
una contrazione del 98,4% rispetto ad aprile 2019, portando a -57% la variazione del
cumulato.
Nello specifico, a causa dello stop imposto dalle compagnie crocieristiche, il traffico
passeggeri da crociera ha riportato una flessione del 99,3% rispetto ad aprile scorso, con
1.494 passeggeri sbarcati a Genova dalla Costa Deliziosa di ritorno dal giro del mondo,
mentre il traffico passeggeri ferry, limitato a pochi servizi, ha registrato un calo del 96,4%,
con soli 3.725 passeggeri.
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