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Finarge spunta un impiego per il AH Varazze in Nord Europa ma il mercato offshore soffre
L’hancor handling tug supply vessel AH Varazze di Finarge (Rimorchiatori Riuniti) dal 11 al 24 giugno sarà impegnato nel rimorchio della piattaforma estrattiva Energy Endeavour per conto del noleggiatore Omc Shipping di Singapore. Secondo quanto riportato da alcuni broker marittimi la rata di nolo per questo noleggio di breve periodo è di 12.500 sterline al […]
L’hancor handling tug supply vessel AH Varazze di Finarge (Rimorchiatori Riuniti) dal 11 al 24 giugno sarà impegnato nel rimorchio della piattaforma estrattiva Energy Endeavour per conto del noleggiatore Omc Shipping di Singapore. Secondo quanto riportato da alcuni broker marittimi la rata di nolo per questo noleggio di breve periodo è di 12.500 sterline al giorno (circa 14.000 euro/giorno).
La metà del rendimento che la stessa nave da metà marzo a inizio aprile aveva invece spuntato per il movimento di un’altra piattaforma estrattiva (Transocean Leader) per conto del charterer Premier Oil. In quel caso il nolo giornaliero era di 25.000 sterline.
A proposito del mercato offshore, un recente report della società di brokeraggio Intermodal ha evidenziato quanto i tempi attuali siano difficili a causa dell’emergenza coronavirus per le navi appoggio (supply vessel) e i rimorchiatori d’altura (AHTS). “I progetti petroliferi e di gas delle principali oil major dopo l’epidemia di Covid-19 sono stati posticipati o cancellati, mentre la maggior parte dei progetti di idrocarburi dovrebbero essere rinviati da uno a tre anni. Esempi rappresentativi di questa grave battuta d’arresto sono i progetti di Eni e Total in Africa” si legge nel rapporto. Che poi aggiunge: “Queste due società, che vantano la maggiore presenza in Africa, hanno già tagliato circa del 25-30% i loro investimenti in progetti di esplorazione e produzione per il 2020”.
Di conseguenza “anche i fornitori di servizi offshore con navi AHTS e PSV sono stati colpiti da questa crisi e stanno attualmente attraversando un periodo di domanda debole che sta imponendo sfide ancora peggiori rispetto a quelle del periodo 2015-2017. La maggior parte degli armatori di unità offshore ha già abbassato le proprie offerte a livelli molto bassi per sopravvivere il più a lungo possibile, senza che ciò abbia comportato finora un ricorso al disarmo di mezzi. Tuttavia, se questa situazione si protrarrà ancora per diversi mesi senza segni evidenti di miglioramento, l’opzione del lay-up sarà l’unica alternativa per limitare i costi, come successe anche nel periodo 2015-2017” sostengono gli analisti di Intermodal.
La società di brokeraggio navale sottolinea inoltre che “anche i più ottimisti non ritengono possa cambiare l’andamento attuale del mercato nel resto del 2020 per il settore oil & gas in termini di domanda di naviglio e progetti offshore. Indubbiamente, potremmo vedere più avanti nel corso dell’anno alcune gare d’appalto e nuovi progetti ma per questi è prevista una forte concorrenza, il che significa che non si prevedono particolari effetti positivi sull’industria in termini di ritorni economici”.