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Il segretario dell’AdSP veneziana spiega perché bilancio e operazione Ro-Port Mos sono inattaccabili
Contributo a cura di Martino Conticelli * * segretario generale dell’Autorità di Sistema Portuale del Mar Adriatico Settentrionale Quanto appare sulla stampa in questi giorni mi obbliga a interrompere il silenzio che ho sinora mantenuto in questi tre anni di direzione dell’Autorità di Sistema Portuale. La polemica conseguente al voto negativo espresso in sede […]
Contributo a cura di Martino Conticelli *
* segretario generale dell’Autorità di Sistema Portuale del Mar Adriatico Settentrionale
Quanto appare sulla stampa in questi giorni mi obbliga a interrompere il silenzio che ho sinora mantenuto in questi tre anni di direzione dell’Autorità di Sistema Portuale. La polemica conseguente al voto negativo espresso in sede di approvazione del Bilancio Consuntivo 2019 da parte del rappresentante della Città Metropolitana e del rappresentante della Regione del Veneto nel Comitato di Gestione nel corso della seduta del 18 giugno scorso, lascia trasparire elementi di irregolarità nella gestione tecnico-amministrativa dell’Ente portuale. Mi sento quindi in dovere di intervenire a tutela dell’onorabilità e del buon nome dell’Ente per cui lavoro da oltre quarant’anni e di quanti, dirigenti e dipendenti, vi lavorano con dedizione e responsabilità.
In qualità di Segretario Generale dell’Autorità di Sistema Portuale del Mar Adriatico Settentrionale – Porti di Venezia e Chioggia, nonché di Segretario del Comitato di Gestione, confermo, diversamente da quanto sembra emergere dalla stampa in questi giorni, che il Bilancio Consuntivo 2019 presentato al Comitato di Gestione nel corso della riunione del 18 giugno scorso rappresenta in modo veritiero e corretto la situazione patrimoniale e finanziaria dell’Ente portuale. Non può in alcun modo essere messa in dubbio la correttezza tecnico-amministrativa dello stesso che è stato esaminato dal Collegio dei Revisori dei Conti – composto da esperti del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti e del Ministero
dell’Economia e delle Finanze – il quale ha fornito il proprio parere favorevole all’approvazione da parte del Comitato di Gestione. Le questioni sollevate dal componente della Città Metropolitana Fabrizio Giri e dal componente della Regione del Veneto Maria Rosaria Campitelli per esprimere il loro voto contrario al Rendiconto Finanziario 2019 fanno riferimento ad argomenti che non riguardano l’esercizio 2019 ma piuttosto la procedura di riequilibrio del PEF del Project Financing della società Venice Ro Port MoS di Fusina. Anche in questo caso tengo a ribadire la piena regolarità tecnica, giuridica e amministrativa della procedura attuata dagli uffici dell’Autorità, confortati, fra l’altro, dai pareri ricevuti dal Dipartimento Interministeriale di Programmazione Economica, dall’Avvocatura Distrettuale dello Stato, dal Prof. Avv. Massimiliano Lombardo (esperto legale in infrastrutture pubbliche), dalla Prof.ssa Veronica Vecchi (docente dell’Università Bocconi di Milano, esperta in operazioni di partenariato pubblico privato), dalla Prof.ssa Avv. Velia Leone (docente dell’Università Bocconi di Milano, esperta in operazioni di partenariato pubblico privato) e dalla Due Diligence tecnica elaborata dallo studio GP Engineering dell’Ing. Gianluca Pasqualon.
Tale procedura di riequilibrio ha consentito di avanzare nelle attività di completamento di un’opera pubblica dichiarata di interesse strategico per la portualità, mantenere l’occupazione, evitare il blocco delle attività operative del terminal con la conseguente perdita di traffici e gravi danni economico-finanziari al sistema portuale. Ha inoltre permesso di risolvere le storture e incongruenze presenti nei precedenti accordi evitando inutili oneri a carico dei contribuenti, tanto che la stessa Avvocatura Distrettuale dello Stato di Venezia nell’esprimere il suo positivo parere all’operazione ha sottolineato come l’avviata procedura di aggiornamento del PEF costituisse l’occasione più propizia per rimuovere consensualmente i fattori critici della concessione originaria. Tale procedura si è conclusa con l’approvazione del riequilibrio da parte del Comitato di Gestione, secondo le modalità previste dalla legge.
L’Autorità di Sistema Portuale ribadisce quindi la correttezza e la trasparenza delle attività tecnico-amministrative svolte dagli uffici della stessa per la redazione del Bilancio 2019 che presenta risultati di tutto rispetto nel panorama dei porti nazionali con un avanzo di parte corrente di oltre 26 milioni di euro e un utile che supera gli 11 milioni di euro.
Nel merito della vicenda, auspico che, una volta chiariti questi aspetti di assoluto rilievo, si possa giungere con responsabilità all’approvazione del Bilancio nei tempi previsti dalla legge, garantendo il lineare funzionamento dell’Ente, e permettendo così al personale dell’Autorità di Sistema Portuale di dedicarsi con impegno e serietà, ma anche con serenità, ad affrontare i difficili problemi dei porti lagunari ed in particolare quelli collegati alla manutenzione dei canali e alla pesante crisi economica causata dall’emergenza sanitaria.
Il Segretario Generale
Dott. Martino Conticelli