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Kiber 3: la tecnologia italiana per ispezionare le navi da remoto
È italiano il primo sistema indossabile di realtà aumentata non-stop che consente di coprire un intero turno di lavoro senza ricaricare la batteria, per gli interventi di manutenzione industriale uomo-macchina guidati da remoto. Recentemente è stato utilizzato per ispezioni a bordo di navi. Si chiama Kiber 3 e lo ha messo a punto VRMedia, azienda […]
È italiano il primo sistema indossabile di realtà aumentata non-stop che consente di coprire un intero turno di lavoro senza ricaricare la batteria, per gli interventi di manutenzione industriale uomo-macchina guidati da remoto. Recentemente è stato utilizzato per ispezioni a bordo di navi.
Si chiama Kiber 3 e lo ha messo a punto VRMedia, azienda tecnologica nata come spin-off del Laboratorio di Robotica percettiva della Scuola Superiore S. Anna di Pisa.
Kiber 3 è un kit per l’industria 4.0, composto di visore binoculare ad alta risoluzione, videocamera, cuffie antirumore e microfono: si monta sui comuni elmetti di sicurezza e permette a tecnici non specializzati di operare a mani libere, in condivisione con uno o più specialisti collegati da remoto, per effettuare riparazioni, manutenzioni o assemblaggi in situazioni di emergenza, piattaforme offshore, navi, spazi confinati, luoghi isolati.
“Durante il lockdown, con gli ingegneri bloccati in Italia dalle misure anti Covid-19, questo kit ha permesso, per esempio, di effettuare le ispezioni da remoto di un impianto per gli imballaggi in Oman e di effettuare la certificazione di una nave battente bandiera liberiana” spiega Franco Tecchia, cofondatore e direttore tecnologico di VRMedia. “La possibilità di aumentare la capacità di intervento dei tecnici sul campo assistendoli da remoto, e senza interruzioni per sostituire le batterie, rappresenta un vantaggio enorme, sia per la rapidità degli interventi sia per la sicurezza dei lavoratori negli ambienti pericolosi”.
Giosuè Vezzuto, vicepresidente Rina per il business navale, ha aggiunto che “nelle ispezioni sulle navi, il sistema Kiber 3 è un valido alleato per affrontare situazioni in cui non è sempre possibile avere il personale Rina a bordo. Il suo utilizzo in ambienti difficili sia dal punto di vista fisico sia delle connessioni ci ha dato la possibilità di mettere a fuoco il potenziale che si trova oggi realizzato in Kiber 3. Le ispezioni da remoto nel settore dello shipping, e non solo, diventeranno la norma e siamo felici di poter contribuire al continuo miglioramento di questo strumento”.
Grazie a consumi bassissimi e peso contenuto (1.100 grammi), Kiber 3 è l’unico sistema al mondo che garantisce fino a 7 ore di autonomia (contro 1 o 2 ore dei comuni dispositivi wearable) per operare in realtà aumentata: un tecnico sul campo può condividere con tre operatori remoti i dati, le misurazioni e le immagini in diretta di 4 telecamere: frontale, videocamera-torcia con funzione termica, sonda visiva (boroscopio) e smartphone.
Kiber 3 è già utilizzato da Rina, nel settore marittimo, e Goriziane (difesa) ed è destinato principalmente ai settori oli & gas, costruzioni, manifatturiero, manutenzione, difesa, marittimo, utility, rinnovabili, telecomunicazioni e trasporti.