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Alessandro Santi nuovo presidente designato di Federagenti. Archibugi vertice dei Giovani
L’assemblea di Federagenti, la federazione nazionale delle associazioni territoriali che rappresentano le agenzie marittime, ha premiato la candidatura del veneziano Alessandro Santi che è stato nominato presidente designato. Questo incarico durerà fino all’assemblea di fine anno quando Santi diventerà presidente a tutti gli effetti e sarà formata anche la prossima squadra di governo degli agenti […]
L’assemblea di Federagenti, la federazione nazionale delle associazioni territoriali che rappresentano le agenzie marittime, ha premiato la candidatura del veneziano Alessandro Santi che è stato nominato presidente designato. Questo incarico durerà fino all’assemblea di fine anno quando Santi diventerà presidente a tutti gli effetti e sarà formata anche la prossima squadra di governo degli agenti marittimi con il consiglio direttivo ed eventuali vicepresidenti. Federica Archibugi sarà invece la nuova numero uno del Gruppo Giovani di Federagenti.
Solitamente la federazione svolgeva processo elettivo e assemblea uno in fila all’altro e quindi il designato entrava in carica nel giro di pochi giorni mentre quest’anno il processo elettivo era iniziato in previsione dell’assemblea che avrebbe dovuto tenersi a maggio proprio a Venezia e che è stata cancellata causa-Covid. Per queste ragioni Federagenti arriverà alla ratifica della nomina di Santi a presidente (succede al genovese Gian Enzo Duci) all’assemblea di fine anno a Roma.
L’agente veneziano ha superato la ‘concorrenza’ al ruolo di presidente di Vito Totorizzo mentre il terzo candidato Gian Carlo Acciaro aveva già fatto un passo indietro nelle scorse settimane.
Nei prossimi mesi presidente uscente e designato lavoreranno a stretto contatto “con un iter di passaggio di consegne che garantirà la continuità nella linea di comando di Federagenti in un momento particolarmente delicato e complesso per la portualità nazionale e per le aziende del settore” fa sapere la federazione.
“Per me prendere in mano il timone della Federazione rappresenta prima di tutto un grande onore ma anche una sfida per almeno quattro motivi” sono state le prime prole del presidente designato. “Succedo a un Presidente che spero di avere al mio fianco, che non ha certo avuto paura di assumere posizioni anche di aperta critica rispetto alle istituzioni, tracciando rotte originali per il rilancio della portualità e delle attività che nei porti si svolgono; la categoria, come tutta l’economia del Paese, si troverà ad affrontare problemi complessi ed epocali conseguenti l’emergenza Covid e il lockdown; il terzo elemento della sfida è rappresentato dalla necessità cogente, anche come conseguenza della crisi, di portare alla luce e affrontare con coraggio le tematiche locali della categoria nelle varie realtà italiane; il quarto elemento è quello di tenere unita nel processo di cambiamento in atto, una categoria, quella degli agenti marittimi, che ha la necessità di affrontare il futuro in un quadro anche normativo caratterizzato da maggiori certezze”.