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Il mercato delle demolizioni è tornato vivace e Grimaldi si libera di un’altra car carrier
Dopo il brusco stop imposto dal lockdwon, il mercato delle demolizioni navali da alcune settimane è ripartito e negli ultimi giorni si è assistito a un’impennata di vendite da parte delle società armatoriali ai cash buyer e loro tramite ai poli di smaltimento e riciclo degli scafi. Secondo quanto riporta l’intermediario Gms le dismissioni riguardano […]
Dopo il brusco stop imposto dal lockdwon, il mercato delle demolizioni navali da alcune settimane è ripartito e negli ultimi giorni si è assistito a un’impennata di vendite da parte delle società armatoriali ai cash buyer e loro tramite ai poli di smaltimento e riciclo degli scafi.
Secondo quanto riporta l’intermediario Gms le dismissioni riguardano in particolare navi bulk carrier di grande portata (very large ore carrier), portacontainer e Pure car truck carrier essendo, soprattutto gli ultimi due, i mercati più in sofferenza sul fronte dei noli. Gli armatori preferiscono invece continuare a far navigare le loro navi cisterna e navi bulk carrier visto che i noli in queste settimane sono tutto sommato soddisfacenti.
I prezzi più alti per tonnellata di rottame di ferro riciclabile si stano vedendo in Pakistan con valori compresi fra 315 e 335 dollari, a seguire il Bangladesh che paga fra 300 e 320 dollari a tonnellata e poi l’India con valori compresi fra 310 e 290 dollari per tonnellata.
Notevolmente inferiori i prezzi offerti dai cantieri di riciclo e smaltimento in Turchia, molti dei quali in linea con gli standard imposti dall’Unione Europea in materia di ship recycling, dove ogni tonnellate di acciaio riciclabile viene pagata al massimo 180 dollari in questo periodo.
Proprio in Turchia, ad Aliaga, è appena arrivata la nave porta auto Fides che fino a poche settimane fa ha navigato per Grimaldi Group. La shipping company partenopea, che recentemente aveva preannunciato un piano di dimissione del naviglio più vecchio in risposta alla fase di debolezza economica attesa post-lockdown, ha scelto nuovamente la Turchia come ‘cimitero’ (o luogo di rinascita a seconda dei punti di vista) di questa sua car carrier dopo aver già dismesso a maggio l’unità ro-ro Eurocargo Trieste.