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È stata ‘vietata’ la marcia su Roma dello shipping genovese prevista per il 22 luglio
“Vietata manifestazione della Liguria a Roma!”. Con queste parole inizia la comunicazione inviata da Assagenti con cui si annuncia che la ‘marcia su Roma’ organizzata dal neonato comitato ‘Salviamo Genova e la Liguria’ per protestare contro Autostrade per l’Italia e contro il Ministero dei trasporti non è stato autorizzato dalle autorità competenti. “Apprendiamo con forte […]
“Vietata manifestazione della Liguria a Roma!”. Con queste parole inizia la comunicazione inviata da Assagenti con cui si annuncia che la ‘marcia su Roma’ organizzata dal neonato comitato ‘Salviamo Genova e la Liguria’ per protestare contro Autostrade per l’Italia e contro il Ministero dei trasporti non è stato autorizzato dalle autorità competenti.
“Apprendiamo con forte disappunto che non viene autorizzata la manifestazione a Roma della società civile genovese e ligure, associazioni di categoria, liberi cittadini. Di fatto la Questura ci ha detto che non sarebbero autorizzati i camion, vietata la sede di Montecitorio e un massimo di 100 persone” dicono da Assagenti. Che poi aggiunge: “Come dirci di non farla. La Ministro De Micheli vorrebbe invece incontrarci in Liguria dove già è venuta per inaugurare la pista ciclabile di Imperia e ora per presentare la ripartenza dei lavori del Nodo di Genova che dovevano essere conclusi nel 2016! Di fatto ci vogliono tenere bloccati a Genova, con le nostre decine di chilometri di code che dobbiamo tenerci solo nel nostro territorio”.
Il comitato ‘Salviamo Genova e la Liguria’ “rifiuta questo atteggiamento e questo divieto che umilia ancor di più tutti i liguri che stanno soffrendo una crisi di cui l’Italia non si rende conto e la politica non vuole che esca dalla Liguria. Il Comitato ascolterà domani le posizioni degli aderenti e convocherà una conferenza stampa per comunicare le proprie decisioni”.
Ivano Russo, direttore generale di Confetra, è prontamente intervenuto sul tema dicendo: “Per associazioni di imprese scendere in piazza è oggettivamente atipico. Avviene solo quando ogni altro canale di ordinaria relazione istituzionale è irrimediabilmente compromesso. L’ultima volta lo abbiamo fatto a Torino, per l’Alta Velocità, e di fronte al fatto che Toninelli e Ponti si rifiutavano anche solo di ricevere sia noi, sia il Commissario Paolo Foietta. La Ministra De Micheli il 21 verrà a Genova e in Prefettura, la Sede che rappresenta il Governo sul territorio, incontrerà l’intero comitato promotore della manifestazione”.
Russo ha così concluso: “Il primo obiettivo, quindi, della mobilitazione è stato centrato: il Governo deve confrontarsi con le forze produttive della città. Il 21 ribadiremo alla Ministra che non dovrà mai più verificarsi questa vergogna figlia di improvvisazioni operative, sottovalutazione del ruolo del settore e sciatteria amministrativa. E che mai più scelte così impattanti sulla logistica e i trasporti dovranno essere assunte senza un preventivo confronto con il tessuto produttivo locale. Paralizzare la logistica che ruota attorno al porto di Genova, significa infliggere un colpo mortale all’economia dell’intero Nord-Ovest e al Paese. E non si mettano in alternativa sicurezza e funzionalità delle infrastrutture, perché in nessun Paese civile il ragionamento si svilupperebbe in questo modo. Sul merito, quindi, non faremo sconti. Ma è positivo che si possa tornare al tavolo di un ordinato confronto istituzionale, con la Ministra e quindi il Governo, evitando atteggiamenti inutilmente chiassosi”.