ISCRIVITI ALLA NEWSLETTER QUOTIDIANA GRATUITA DI SHIPPING ITALY
Alis critica il Governo su autoproduzione e continuità marittima: “Più attenzione al mare”
Di seguito pubblichiamo alcuni passaggi salienti dell’intervento del presidente di Alis, Guido Grimaldi, all’evento La Due giorni di Alis in corso a Sorrento (Napoli). “Mentre il popolo italiano rimaneva a casa nel rispetto delle restrizioni imposte dal Governo, il popolo del trasporto invece ha garantito la continuità dei propri servizi marittimi, ferroviari e stradali, […]
Di seguito pubblichiamo alcuni passaggi salienti dell’intervento del presidente di Alis, Guido Grimaldi, all’evento La Due giorni di Alis in corso a Sorrento (Napoli).
“Mentre il popolo italiano rimaneva a casa nel rispetto delle restrizioni imposte dal Governo, il popolo del trasporto invece ha garantito la continuità dei propri servizi marittimi, ferroviari e stradali, permettendo così la consegna dei beni di prima necessità, dal settore alimentare al settore farmaceutico, e la stabilità dei cicli produttivi, a garanzia della sopravvivenza delle famiglie, delle città, del Paese intero. In questi mesi più che mai abbiamo messo a sistema le nostre capacità. Ci siamo riuniti intorno al nostro cluster e soprattutto, ci siamo fatti forza della nostra indomabile determinazione nel fare bene il nostro lavoro, nel farlo con dignità, con dedizione e con grande senso di responsabilità. Sono stati proprio gli autotrasportatori così come i marittimi e i ferrovieri, veri eroi dopo i medici e gli operatori sanitari, l’anello essenziale della filiera che ha tenuto in piedi il nostro Paese. A loro va il mio personale e rinnovato ringraziamento per non essersi mai fermati!
Ci siamo trovati in piena tempesta, alle prese con la peggiore delle burrasche che potessimo mai pensare di dover affrontare e costretti così a navigare a vista. Soli in mezzo al mare, aggrappati alla nostra ancora del senso del dovere verso la salvaguardia delle sorti del nostro Paese.
Lo scenario mondiale dimostra che: colossi del calibro di Lufthansa, Airbus, Renault, Ryanair, Hertz, hanno annunciato tagli drastici del personale impiegato, e in un momento in cui l’Istat ha sentenziato già ad aprile un calo di -274mila occupati in Italia – numero destinato a crescere, ahimè, anche a causa di una stagione estiva mai ripartita – Alis ha creduto fortemente nel fatto che il capitale da salvaguardare in momenti come questi è quello umano, è la forza lavoro. In un momento delicato per le sorti del nostro settore e dell’economia, abbiamo ragionato da uomini e donne che amano l’Italia prima che da imprenditori.
Da un recente studio realizzato da ALIS in collaborazione con SRM, SVIMEZ e l’Università Parthenope emerge che: il 70% delle aziende ha subito un calo del fatturato inferiore al 30% e soltanto il 6,4% ha registrato un calo di oltre il 50%; il nostro cluster è riuscito a preservare tutti i posti di lavoro; nel mese di giugno solo il 6% delle imprese associate ad ALIS ha fatto ricorso alla cassa integrazione. Questi dati, quindi, confermano che anche durante la fase più critica della pandemia le nostre aziende non si sono mai fermate pur lavorando in perdita.
Ma la fotografia scattata, ahimè, a giugno dal Fondo monetario internazionale per l’Italia, restituisce un quadro chiaro dell’impatto economico del coronavirus sul PIL, con una contrazione complessiva del -4,9% nel 2020 su scala mondiale, del -8,7% per l’Eurozona, in Italia la situazione assume purtroppo toni più pesanti con una flessione che raggiungerà, secondo la Commissione Europea, addirittura l’11,2%1. È la peggiore recessione, signore e signori, mai registrata dal 1929.
Questo evento accende i riflettori ancora una volta sull’intero settore del trasporto e della logistica. La pandemia, che ha paralizzato il mondo intero, ci fa riflettere ancor di più su quanto il nostro settore abbia bisogno di un Governo sempre più vicino alle nostre imprese.
In questi mesi sono stati fatti molti tavoli di lavoro in videoconferenza a confronto con: Regioni, Autorità di Sistema Portuale, Enti di ricerca e di formazione, interporti, terminal, e tutti i nostri associati, e abbiamo lavorato proponendo misure che il Governo avrebbe potuto adottare per essere maggiormente al fianco delle nostre aziende e che rinnovo oggi ancora una volta con vigore:
- decontribuzione e detassazione per imprese che mantengono intatti i livelli occupazionali;
- credito d’imposta;
- moratoria bancaria anche per le grandi imprese;
- incentivi all’automotive, che più che mai oggi sono determinanti per far ripartire il suo grande indotto.
E i tanti altri argomenti e proposte avanzate in questi mesi al governo per tutelare le imprese e i lavoratori.
Nel corso de La Due giorni avremo modo di ricordare quanto di positivo è stato fatto in questi mesi, come ad esempio il rifinanziamento del Marebonus e del Ferrobonus, ma ci soffermeremo anche su ciò che secondo noi non ha funzionato, analizzando e discutendo in merito ad alcune criticità che il nostro settore purtroppo soffre.
Ci auguriamo che le valutazioni ora in corso da parte del Governo come ribadito dal Ministro De Micheli – in merito al nuovo modello di continuità territoriale, portino verso la scelta di adottare il modello spagnolo, con sostegni direttamente ai cittadini e alle aziende dei trasporti e non a beneficio di una sola compagnia marittima determinando una palese concorrenza sleale.
La proroga della convenzione ha chiaramente determinato un netto squilibrio di mercato, a danno di chi come noi, nonostante la pandemia, non si è mai fermato garantendo i nostri servizi, a differenza di un operatore marittimo che, nonostante gli aiuti statali ricevuti, risulta ancora insolvente nei confronti dello Stato non avendo pagato 115 milioni di euro e, addirittura, durante la crisi sanitaria, ha sospeso i servizi marittimi per le isole maggiori e minori.
Ci auguriamo di non subire una concorrenza sleale in nessuno dei settori del trasporto, né in quello autostradale, né in quello ferroviario né in quello marittimo, e questo è il motivo per il quale vorremmo continuare a fare bene il nostro lavoro nel nostro amato Paese. La nostra speranza è che l’Italia possa favorire la creazione di campioni nazionali attraverso il consolidamento così come avviene già in alcuni Paesi europei.
Per questo, oltre ai piani di ripartenza e sviluppo delle infrastrutture come lo è “Italia veloce” – il programma di investimenti da circa 200 miliardi presentato dal Ministro De Micheli a metà giugno – ci auguriamo, così come è stato fatto sul ferro, una maggiore attenzione anche sul mare, e questo potrebbe avvenire ad esempio attraverso la nascita – come avvenuto lo scorso 6 luglio in Francia – di un Ministero del Mare che possa comprendere al meglio tutte le necessità che il settore marittimo, richiede data la strategicità per il Paese.
L’emendamento come quello sull’autoproduzione che rischia, di ledere la competitività del settore marittimo, rappresentando un ostacolo all’istituto dell’autoproduzione, in particolare per le navi impegnate nelle Autostrade del Mare sottolinea l’urgenza di una maggiore attenzione verso il settore marittimo.
Si corre quindi il rischio di tornare indietro di trent’anni, con pesanti ripercussioni sull’occupazione e un significativo aumento dei costi per gli armatori, dal momento che si ritroverebbero a non poter più disporre del proprio personale di bordo e, di conseguenza, tale condizione potrebbe determinare degli abusi di posizione dominante che potrebbe inevitabilmente far perdere traffici e volumi agli armatori e a tutta la portualità Italiana.
Il 2020 è un anno che non dimenticheremo mai per le tante vittime della pandemia ma è anche l’anno della sostenibilità. A partire dal 1° gennaio è entrata in vigore la normativa IMO 2020 che ha imposto alle compagnie armatoriali l’obbligo di utilizzare un carburante contenente solo lo 0,5% di zolfo.
E noi ci siamo mossi come pionieri investendo in soluzioni ecosostenibili raggiungendo risultati che ci permettono di essere ben 5 volte meglio rispetto a quanto richiesto dalla normativa stessa.
Nonostante la pandemia e la crisi socio-economica che il nostro Paese sta attraversando, la nostra associazione è addirittura cresciuta nella sua rappresentanza e rappresentatività, riunendo tutto il cluster e l’intera filiera del popolo del trasporto, al fine di raggiungere una sempre maggiore sostenibilità per la mobilità e per il trasporto.
Puntiamo al rilancio del nostro Paese affinché l’Italia sia di nuovo protagonista nei mercati internazionali. Pertanto ci auguriamo che il Governo:
- rimetta al centro della propria visione futura il trasporto e la logistica strategica per il rilancio del nostro Paese;
- creda nello sviluppo dell’intermodalità e nel trasporto sostenibile;
- stimoli i giovani a crescere per poter contribuire alla rinascita del nostro Paese
- che sia accanto alle imprese e ai lavoratori;
- accompagni il made in Italy del trasporto a livello internazionale;
- incentivi green, blue e circular economy;
- investa nel digitale e nelle nuove tecnologie.
È proprio dal punto di vista dell’innovazione tecnologica che la pandemia ha segnato per ALIS l’inizio di un nuovo cammino. I nostri associati in questo periodo hanno cambiato pelle, utilizzando ancora di più il digitale. Ed è proprio sulla scia del cambiamento, della tecnologia e dell’informatizzazione che ALIS inaugura oggi il suo canale del trasporto e della logistica, ALIS Channel, la prima TV associativa interamente dedicata al settore del trasporto e della logistica. Un canale di informazione dinamico, con contenuti tematici sempre aggiornati: spazio alla trasmissione delle novità del settore, alle voci dei vari operatori del comparto dei trasporti; alle trasmissioni e ai talk di approfondimento, ai documentari, alle interviste. Un’informazione rinnovata e a portata di mano, fruibile da smartphone, tablet, da un pc, a costo zero.
Il mio invito per questa Due giorni è a riflettere su come sia importante oggi più che mai avere:
- un Governo alleato al nostro settore, che ci ascolti e prenda in considerazione ciò di cui le imprese e i lavoratori hanno bisogno
- un Governo che investa bene le proprie risorse
- un Governo che giudichi il merito
- un Governo che favorisca il consolidamento
- un Governo che capisca quanto è importante il ruolo svolto dai nostri autisti, dai nostri ferrovieri, dai nostri marittimi e dalla logistica tutta per il continuo movimento del nostro Paese”