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Le quattro risposte che lo shipping genovese pretende dalla ministra De Micheli
In vista della manifestazione di protesta che si terrà martedì (domani) mattina e che vedrà sfilare mezzi e lavoratori dal porto (San Benigno) fino al centro di Genova, il comitato ‘Salviamo Genova e la Liguria’ preannuncia quelli che definisce “pochi ma fondamentali temi” su cui si aspettano risposte e garanzie dalla ministra dei trasporti, Paola […]
In vista della manifestazione di protesta che si terrà martedì (domani) mattina e che vedrà sfilare mezzi e lavoratori dal porto (San Benigno) fino al centro di Genova, il comitato ‘Salviamo Genova e la Liguria’ preannuncia quelli che definisce “pochi ma fondamentali temi” su cui si aspettano risposte e garanzie dalla ministra dei trasporti, Paola De Micheli.
“Vogliamo garanzie su quattro macro temi” scrivono, prima di passare a elencarli: “Ottenere un provvedimento della massima urgenza di risarcimento dei danni, necessario per difendere la continuità economica e occupazionale del nostro territorio; ottenere un provvedimento di legge della massima urgenza che disciplini in maniera uniforme su tutto il
territorio nazionale le attività di ispezione ai fini della sicurezza sulla rete stradale e autostradale; definizione di un programma dei lavori, articolato nel tempo, che contemperi efficacemente le necessarie attività di ispezione e manutenzione sulla rete autostradale ligure con la necessaria utilizzazione continuativa del sistema infrastrutturale, senza più penalizzare l’intera economia regionale; ottenere un provvedimento che riconosca la mancanza di continuità territoriale finalizzata all’ottenimento di aiuti di Stato”.
Il comitato poi aggiunge: “Vogliamo vedere tutti i Parlamentari presenti, è loro dovere essere al fianco del territorio, delle imprese e dei lavoratori. Non accetteremo risposte di comodo o vaghe promesse, pretendiamo provvedimenti immediati dal Governo”.
Il conto che Genova e la Liguria stanno pagando, secondo quanto riporta il comitato, è molto elevato: “Perdite di fatturato del 75% nel settore florovivaistico, del 50% per esercizi di vicinato e mercati rionali, del 25% in quello della grande distribuzione, consegnare è diventato impossibile. Anche la presenza di turisti è precipitata del 65% per l’Acquario, musei e siti di interesse, del 50% per hotel e ristoranti, del 30% per i bagni marini, del 35% nei porti turistici. La contrazione per il settore agricolo è del 15%, mentre gli agriturismi registrano perdite del 30% così come le attività agricole legate alla ristorazione e alla vendita all’ingrosso”. E poi ancora: “I costi sono aumentati del 50% nel trasporto e nella logistica, danni complessivi per oltre 1 miliardo al mese e oltre 40mila lavoratori in cassa integrazione in tutta la regione. Con questi dati non si può perdere tempo”.