Dal Comitato di gestione di Genova via libera agli affari Psa – Sech e Msc – Messina
Secondo quanto appreso da SHIPPING ITALY (e successivamente confermato dalla port authority) il comitato di gestione dell’Autorità di sistema portuale del Mar Ligure Occidentale ha approvato all’unanimità il punto 3 all’ordine del giorno della seduta odierna che metteva al voto sia l’operazione di fusione fra Psa e Sech che quella fra Messina e Msc. Prima […]
Secondo quanto appreso da SHIPPING ITALY (e successivamente confermato dalla port authority) il comitato di gestione dell’Autorità di sistema portuale del Mar Ligure Occidentale ha approvato all’unanimità il punto 3 all’ordine del giorno della seduta odierna che metteva al voto sia l’operazione di fusione fra Psa e Sech che quella fra Messina e Msc. Prima del comitato la Commissione consultiva aveva già approvato all’unanimità gli stessi punti.
I componenti del comitato hanno detto sì e dunque hanno definitivamente aperto la strada alla formalizzazione di entrambe le operazioni che però, alla fine, si configuravano in maniera differente. Msc, seppure sia diventato azionista al 49% della Ignazio Messina & C, ha rinunciato al controllo congiunto sul Imt Terminal di Sampierdarena mentre l’affare Psa – Sech porterà alla fusione in una newco chiamata MergeCo (controllata al 62% da Psa e al 38% da Gip) dei due terminal container di Calata Sanità e di Genova Prà.
L’epilogo della vicenda non è ancora del tutto scritto perché dentro e fuori dal porto ci sono diversi attori che non vedono di buon occhio questa operazione (uno fra questi è l’associazione Fise Uniport che ancora ieri ha spedito a palazzo San Giorgio una serie di osservazioni) e quindi non è possibile escludere ricorsi in tribunale contro questa votazione. Nel mirino la mancata applicazione dell’articolo 18 comma 7 della legge 84/94 che vieterebbe la possibilità a un singolo terminalista di detenere in uno stesso porto due terminal dedicato alla medesima attività merceologica. Il presidente Paolo Emilio Signorini, però, ha optato per un’interpretazione estensiva della norma facendosi forte di un parere chiesto e ottenuto dall’Avvocatura generale dello Stato.
Intanto, però, ottenuto il via libera dal comitato di gestione Psa e Gruppo Investimenti Portuali si affretteranno a formalizzare nel più breve tempo possibile l’annunciata fusione fra i due terminal.
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