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Grimaldi vuole gli aiuti per Finnlines anche se il primo semestre ha chiuso in utile
Nonostante il significativo impatto del coronavirus, i conti della compagnia di navigazione Finnlines, azienda parte del Gruppo Grimaldi di Napoli, si sono chiusi nel primo semestre del 2020 con un utile di 11 milioni nonostante un calo del 20% circa dei ricavi, scesi da 295 a 236 milioni. L’Ebitda è stato positivo per 66 milioni […]
Nonostante il significativo impatto del coronavirus, i conti della compagnia di navigazione Finnlines, azienda parte del Gruppo Grimaldi di Napoli, si sono chiusi nel primo semestre del 2020 con un utile di 11 milioni nonostante un calo del 20% circa dei ricavi, scesi da 295 a 236 milioni. L’Ebitda è stato positivo per 66 milioni (era 83,5 milioni dodici mesi prima) e l’Ebit ha superato i 30 milioni (in calo da 50,7 milioni).
Nonostante il risultato positivo dell’ultimo rigo di bilancio, e in generale delle performance finanziarie, l’amministratore delegato Emanuele Grimaldi è tornato a chiedere il medesimo sostegno pubblico concesso ai suoi competitor. Commentando i risultati del semestre ha evidenziato come il risultato netto sia diminuito del 32% per effetto del Covid e ha detto che soprattutto il secondo trimestre dell’anno è stato particolarmente complicato da affrontare.
“Finnlines ha seguito da vicino tutte le misure di emergenza per le compagnie di navigazione stabilite dai governi di tutta Europa e in particolare gli aiuti del governo finlandese che sono stati concessi per il mantenimento in funzione delle compagnie di navigazione che trasportano merci e passeggeri” sono le parole di Grimaldi. Che poi ha aggiunto come Finnlines sia ancora in attesa di conoscere dall’organismo preposto quale sia la sua decisione in merito alla domanda di aiuti avanzata dalla sua compagnia che come le altre ha assicurato la sicurezza degli approvvigionamento al Paese attraverso il trasporto di carichi rotabili. “Le società che operano nello stesso settore e sono in concorrenza tra loro dovrebbero avere pari opportunità di richiedere e ricevere aiuti finanziari concessi dallo Stato e dalle autorità. La non discriminazione e la garanzia di condizioni di concorrenza eque sono i principi fondamentali delle norme Ue in materia di aiuti di Stato” ha sottolineato ancora una volta Grimaldi.