2019 anno ricco per le attività italiane di Aponte: utile di quasi 23 milioni per Marinvest
Le attività italiane di Gianluigi Aponte, patron di Msc, nel 2019 hanno dato buone soddisfazioni in termini di risultati. Marinvest, la cassaforte che detiene le partecipazioni in terminal portuali, agenzie marittime, compagnie di navigazione, società di servizi, ecc. ha chiuso l’ultimo esercizio con un risultato netto positivo pari a 22,8 milioni di euro. Di questi, […]
Le attività italiane di Gianluigi Aponte, patron di Msc, nel 2019 hanno dato buone soddisfazioni in termini di risultati. Marinvest, la cassaforte che detiene le partecipazioni in terminal portuali, agenzie marittime, compagnie di navigazione, società di servizi, ecc. ha chiuso l’ultimo esercizio con un risultato netto positivo pari a 22,8 milioni di euro. Di questi, 1,1 milioni sono stati destinati a riserva legale e il resto (21,7 milioni) sono utili portati a nuovo.
A spingere verso l’alto i risultati sono stati soprattutto i dividendi ricevuti dalle società controllate e collegate passati dai 14,5 milioni del 2018 ai 23,1 milioni dell’anno appena trascorso. Hanno contribuito positivamente anche le minori svalutazioni delle partecipazioni che nel 2019 sono state pari ad appena 525.218 euro, mentre dodici mesi prima erano state superiori a 8,3 milioni di euro. La svalutazione maggiore riguarda il Messina Cruise Terminal (417.308 euro) nel quale Marinvest lo scorso dicembre è salita dal 40% al 91% delle quote azionarie.
Come già avvenuto negli anni scorsi, larga parte del merito va al La Spezia Container Terminal (nel quale Marinvest detiene un 40%) che da solo porta dividendi pari a quasi 15,8 milioni di euro. A seguire, in ordine di dividendi per la controllante, figurano Msc Crociere Spa (2,5 milioni), Agenzia marittima Spadoni (1,1 milioni), Terminal Intermodale Venezia (1 milione), Agenzia Marittima Le Navi (795mila euro), Msc Global Supplies, (525mila), Roma Cruise Terminal (500mila) e altre.
Per quanto riguarda il valore della produzione Marinvest ha chiuso al 31 dicembre 2019 con entrate pari a 5,3 milioni (in crescita di 913mila euro), di cui i noli attivi dei traghetti e degli aliscafi hanno portato nelle casse della società 3,8 milioni di euro.
Fra le controllate di Marinvest la più in salute è Msc Le Navi che nel 2019 ha chiuso con un utile di 7,5 milioni di euro, segue Msc Crociere (4,3 milioni), la livornese Agenzia marittima Spadoni (2,2 milioni), Snav (1,4 milioni), Gnv (984mila), Msc Global Supplies (524mila), M.S.C. Srl (447mila), Stazioni Marittime (284mila), Msc Ctd (258mila), Conateco (76mila) e altre.
Sempre dal bilancio della holding italiana di partecipazioni controllata dalla famiglia Aponte si apprende che nel 2019 l’acquisto del traghetto Aurelia di Tirrenia Cin (avvenuto il 18 febbraio dello scorso anno) è costato 7,3 milioni di euro.
Nei “fatti di rilievo avvenuti dopo la chiusura dell’esercizio” Marinvest segnala infine che “al termine del mese di giugno 2020 ha perfezionato l’operazione di investimento nel Gruppo Messina mediante l’acquisizione di una partecipazione pari al 49% del capitale sociale di Ignazio Messina & Co. Spa e di una partecipazione pari al 52% del capitale sociale di Roro Italia Spa, entrambe tramite aumenti di capitale sottoscritti”.
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