Fusione completata: Psa Sech e Psa Ge Prà ora sono controllate da Psa Genoa Investments Nv
La fusione dell’anno sulle banchine genovesi è andata in porto: lo scorso 6 agosto la neocostituita società belga Psa Genoa Investments Nv ha acquisito le partecipazioni di Psa Genova Prà e di Seber, le società che controllavano rispettivamente il terminal container di Genova Sampierdarena e di Prà. A guidare questa nuova realtà terminalistica sarà, come […]
La fusione dell’anno sulle banchine genovesi è andata in porto: lo scorso 6 agosto la neocostituita società belga Psa Genoa Investments Nv ha acquisito le partecipazioni di Psa Genova Prà e di Seber, le società che controllavano rispettivamente il terminal container di Genova Sampierdarena e di Prà. A guidare questa nuova realtà terminalistica sarà, come anticipato a gennaio scorso da SHIPPING ITALY, sarà Roberto Ferrari, attuale vertice del Sech.
Dopo l’ottenimento del via libera da parte dell’Autorità di sistema portuale del Mar Ligure Occidentale, e prima ancora da Palazzo Chigi (sul Golden power) e dall’Avvocatura Generale dello Stato, nessun ostacolo si è frapposto sul cammino segnato da Giulio Schenone, amministratore delegato di Gruppo Investimenti Portuali, e David Yang, vertice di Psa International in Europa. L’unione azionaria e operativa fra i due principali terminal container del porto di Genova è stata celebrata. Il terminal Sech sul proprio sito web mostra già il nuovo marchio Psa Sech che testimonia il rebrending e l’ingresso dell’infrastruttura all’interno della famiglia Psa.
Secondo quanto rivelato dal parere dell’Avvocatura di Stato e riportato in esclusiva da SHIPPING ITALY lo scorso 12 luglio, alla una nuova società denominata Psa Genoa Investments Nv Gip ha conferito la sua partecipazione pari al 60% del capitale sociale di Seber, nonché il 34,76% del capitale sociale di Vte, mentre Psa le quote (40%) detenute in Seber e quelle (65,3%) in Vte.
Dopo la formalizzazione dell’operazione avvenuta lo scorso 6 agosto, Gruppo Investimenti Portuali detiene il 38% di Psa Genoa Investments Nv mentre Psa controlla la società al 62%.
A breve inizieranno a essere visibili anche gli effetti delle sinergie che i due terminal container inizieranno a proporre al mercato, sia sul fronte commerciale che su quello operativo.
Contro questa concentrazione dell’offerta di capacità terminalistica si sono espressi nei mesi scorsi due colossi come Msc e Cosco mentre il primo cliente del porto di Genova, vale a dire Hapag Lloyd, aveva dato (per voce del uso a.d. in visita nel capoluogo ligure) il proprio benestare a patto che questa fusione effettivamente risultasse poi in un servizio migliore reso alle compagnie di navigazione.
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