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Il traffico container nei porti europei è calato del 7,9% nella prima metà del 2020
I traffici di merce containerizzata transitata attraverso i porti europei ha subito una battuta d’arresto nei primi sei mesi del 2020 a causa dell’emergenza pandemica di coronavirus ma le statistiche appaiono migliori di quanto molti forse si aspetterebbero. Secondo i numeri resi pubblici da Container Trade Statistics e basati su stime previsionali dal 1 gennaio […]
I traffici di merce containerizzata transitata attraverso i porti europei ha subito una battuta d’arresto nei primi sei mesi del 2020 a causa dell’emergenza pandemica di coronavirus ma le statistiche appaiono migliori di quanto molti forse si aspetterebbero.
Secondo i numeri resi pubblici da Container Trade Statistics e basati su stime previsionali dal 1 gennaio al 30 giugno scorso i container transitati negli scali europei sono stati complessivamente pari a 25,7 milioni di Teu, un valore in contrazione del 7,9% rispetto al primo semestre del 2019.
I carichi in esportazione dal Vecchio Continente sono scesi del 6,6% attestandosi a 10,1 milioni di Teu, mentre le importazioni sono andata peggio, facendo registrare un calo del 10,8% per complessivi 11,5 milioni di Teu.
Meglio sono andati invece i traffici intra-europei che hanno fatto segnare un lieve decremento (-2,6%) per un totale di 4,1 milioni di Teu movimentati.
Per quanto riguarda i container in export la flessione maggiore (-11,8%) si è vista nel trade fra Europa e America Latina, mentre il decremento più contenuto (-4,6%) è stato per le direttrici verso l’Estremo Oriente.
Osservando invece i numeri le previsioni sui container in import verso l’Europa, la maglia nera spetta ai traffici con il Medio Oriente e il subcontinente indiano (-16% in termini di Teu) mentre sono addirittura cresciute del 2,3% le importazioni dal Centro-Sud America.