C’è una proposta per il porto canale di Cagliari: è di Pifim e porto di Amsterdam
Un soggetto interessato ad assumersi l’impegno di rilanciare il Porto Canale di Cagliari c’è e sarebbe la società di diritto inglese Pifim, in avvalimento con la Port of Amsterdam International. Lo ha reso noto l’Autorità di sistema portuale del Mar di Sardegna specificando che è stata anche depositato un’istanza di concessione ex art.18 della legge […]
Un soggetto interessato ad assumersi l’impegno di rilanciare il Porto Canale di Cagliari c’è e sarebbe la società di diritto inglese Pifim, in avvalimento con la Port of Amsterdam International. Lo ha reso noto l’Autorità di sistema portuale del Mar di Sardegna specificando che è stata anche depositato un’istanza di concessione ex art.18 della legge 84/94 da sottoporre a un’attenta valutazione “da parte di una commissione tecnica appositamente costituita dall’AdSP e già riunita da pochi minuti” si legge in una nota. Questa manifestazione d’interesse è arrivata in risposta all’avviso internazionale per la gestione dell’intero compendio portuale.
“È il primo importante risultato della call internazionale, bandita dall’AdSP del Mare di Sardegna nel dicembre 2019 e conclusasi questa mattina, alle 12, dopo tre proroghe rese necessarie dalle sollecitazioni per approfondimenti tecnici da parte di alcuni soggetti interessati e, aspetto non secondario, per la persistente situazione emergenziale sanitaria” spiega la port authority. Che poi parla di “un traguardo, quello odierno, che pone le basi per una concreta prospettiva di ripresa delle attività commerciali legate al settore del transhipment e un futuro occupazionale più chiaro per le centinaia di lavoratori la cui cassa integrazione è in scadenza il prossimo 2 settembre”.
Una volta valutata la completezza dell’istanza e la rispondenza alle finalità di sviluppo dei traffici, seguirà la pubblicazione della domanda per un periodo di almeno 60 giorni, termine entro il quale anche altri soggetti interessati potranno presentare richieste in concorrenza o eventuali osservazioni e opposizioni.
“Anche se è un po’ prematuro per cantare vittoria e trarre conclusioni quello odierno si può considerare un risultato di grande importanza, che apre nuovi e importantissimi scenari per il futuro del Porto Canale di Cagliari” spiega Massimo Deiana, presidente dell’AdSP del Mare di Sardegna. “Dopo un accurato lavoro di stesura della sollecitazione internazionale di mercato per la concessione ex articolo 18 del compendio, ma, soprattutto, una silenziosa e ostinata attività di scouting e promozione a livello mondiale, possiamo finalmente mettere un primo punto fermo: quello di avere agli atti dell’Ente una prima proposta ufficiale per il rilancio del transhipment nel Porto Canale di Cagliari. Obiettivo non scontato e che solo la tenacia profusa in questa operazione di stimolazione internazionale del mercato ha reso possibile”.
Oggetto della call internazionale, il compendio portuale costituito da quasi 400 mila quadri di piazzale, con 1.600 metri lineari di banchina (incrementabili così come previsto dal Piano regolatore), 16 metri di fondale fabbricati da adibire ad uffici, mensa, spogliatoi, depositi attrezzature, nonché un Punto di Ispezione Frontaliero (ai quali si aggiunge la possibilità di locale o acquistare dal Consorzio Industriale Provinciale di Cagliari il relativo parco gru e mezzi per la movimentazione). Offerta resa appetibile anche dalla presenza di una Zona Franca Doganale interclusa e di un collegamento alla istituenda Zona Economica Speciale di oltre 1.600 ettari, attesa da oltre 1 anno e mezzo.
I criteri di valutazione dell’istanza saranno basati sull’analisi dei Piani operativo, organizzativo e di investimento proposti. Fondamentale il Piano Occupazionale, all’interno del quale, in base all’avviso pubblico dell’AdSP, il nuovo concessionario dovrà garantire un numero di unità lavorative congruo alla concessione ed un riassorbimento del maggior numero possibile di lavoratori provenienti dal cessato terminalista.
“Già da oggi – conclude Deiana – è al lavoro una commissione di valutazione che procederà all’esame dei contenuti della proposta che, se in linea con la nostra vision, darà il via libera per l’avvio dell’iter istruttorio e per la pubblicazione della domanda di concessione, così come previsto dalla normativa in vigore”.