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Ipotesi nuova agenzia per i lavoratori portuali anche a Cagliari
Da un lato un approfondimento di tutti gli strumenti disponibili per integrare la Naspi (indennità di disoccupazione) anche attraverso la formazione garantendo nel breve periodo il reddito dei lavoratori; dall’altro l’ipotesi di istituire un’agenzia, come già successo nei porti di Taranto e Gioia Tauro, in cui possano confluire i lavoratori dopo l’esito della gara per […]
Da un lato un approfondimento di tutti gli strumenti disponibili per integrare la Naspi (indennità di disoccupazione) anche attraverso la formazione garantendo nel breve periodo il reddito dei lavoratori; dall’altro l’ipotesi di istituire un’agenzia, come già successo nei porti di Taranto e Gioia Tauro, in cui possano confluire i lavoratori dopo l’esito della gara per l’affidamento a nuovi concessionari del terminal container. Sono queste le novità emerse durante la videoconferenza al ministero dello Sviluppo Economico sulla vertenza del porto canale di Cagliari, dopo il rifiuto di Contship di prolungare per i 200 portuali la cassa integrazione per cessazione dell’attività nello scalo del capoluogo sardo.
All’incontro, presieduto dalla sottosegretaria al Ministero dello sviluppo economico, Alessandra Todde, hanno partecipato i rappresentanti del ministero delle Infrastrutture e Trasporti, la Regione Sardegna, il sindaco di Cagliari, l’Autorità di sistema portuale, Invitalia e le sigle sindacali. “Nel corso di questi giorni, dopo il tavolo della scorsa settimana, ho interloquito con tutti gli attori per discutere le varie ipotesi da mettere in campo per garantire il futuro dei lavoratori” ha spiega il sottosegretario Todde. “Il Mise, con il contributo di tutte le parti coinvolte, ha delineato un percorso condiviso per permettere la risoluzione della vicenda nel minor tempo possibile. Seguiamo attentamente la vertenza approfondendo i due temi emersi oggi in parallelo e lavoriamo per riaggiornarci in tempi molto stretti così da definire un percorso condiviso”. Il tavolo sarà riconvocato entro una decina di giorni e il Mise “continuerà a lavorare in sinergia come facilitatore istituzionale per il raggiungimento degli obiettivi prefissati”.
Nel frattempo si attendono gli sviluppi della gara internazionale bandita della port authority e a cui ha risposto la società britannica Pifim (del cui track record e della cui solidità in molti dubitano) con il supporto della Port of Amsterdam International. Una apposita commissione tecnica sta già valutando la documentazione presentata per capire se tutti i requisiti per affidare la concessione siano in regola.
Nel porto di Taranto già nel 2017 era stata costituita una agenzia per la somministrazione del lavoro in porto e per la riqualificazione professionale ribattezzata Taranto Port Workers Agency Srl secondo quanto previsto dall’art. 4 del D.L. 29/12/2016, n. 243 poi convertito, con modificazioni, dalla legge 27/02/2017 n.18 . Lo stesso è avvenuto a Gioia Tauro con un agenzia che si chiama Gioia Tauro Port Agency Srl.