ISCRIVITI ALLA NEWSLETTER QUOTIDIANA GRATUITA DI SHIPPING ITALY
La domanda di trasporto via mare cresce e i noli container salgono a livelli record
Nel corso della settimana appena passata i noli marittimi sono saliti a livelli record. La ragione è semplice: progressiva ripresa della domanda di spedizioni via mare abbinata a un’offerta di stiva tenuta attentamente sotto controllo (mantenuta bassa) da parte delle compagnie di navigazione. Le statistiche del Shanghai Containerized Freight Index aggiornate a venerdì scorso (11 […]
Nel corso della settimana appena passata i noli marittimi sono saliti a livelli record. La ragione è semplice: progressiva ripresa della domanda di spedizioni via mare abbinata a un’offerta di stiva tenuta attentamente sotto controllo (mantenuta bassa) da parte delle compagnie di navigazione.
Le statistiche del Shanghai Containerized Freight Index aggiornate a venerdì scorso (11 settembre) parlano di un aumento dei noli fra Asia ed Europa del 20% (da 1.042 a 1.054 dollari per container Teu imbarcato) e del 10% fra i porti dell’Estremo Oriente e quelli del Meditrerraneo (da 1.082 a 1.115 dollari per Teu). Più in generale, secondo quanto evidenziato da Sea Intelligence, praticamente tutti i principali trade mondiali stanno assistendo ma un rincaro dei noli particolarmente accentuato. Le rotte più care in questa fase sono la transpacifica (3.800 dollari per Feu da 40′), seguita dal collegamento fra la Cina e il West Africa (3.104 dollari per Teu).
La società di analisi e ricerca S&P Global Platts ha sottolineato l’efficace azione attuata dai consorzi armatoriali costituiti dai principali vettori marittimi volta, da quando è scoppiata l’emergenza coronavirus, a limitare l’offerta di capacità di stiva e quindi a sostenere i noli. Le tre alleanze armatoriali (2M, The Alliance e Ocean Alliance) hanno reagito rapidamente riducendo la capacità offerta per prevenire un repentino calo dei noli, cancellando oltre 400 partenze e in tal modo rimuovendo dal mercato il 10% della capacità di trasporto nominale in termini di container Teu. Una strategia tanto più efficace per il fatto che il comparto negli ultimi anni è andato incontro a un significativo consolidamento fra i vettori marittimi.
A conferma infine di un ritorno a un livello di domanda di trasporti via mare di container sostenuto, il porto di Singapore ha appena fatto sapere che nel mese di agosto il calo registrato nei mesi precedenti si è arrestato: in totale sono stati movimentati 3,17 milioni di Teu, pari a un incremento del 1,3% rispetto allo stesso mese del 2019. In termini di peso, invece, con 30,8 milioni di tonnellate il dato è appena negativo (-0,3%). Nei primi otto mesi dell’anno i carichi containerizzati si sono attestati a 233,86 milioni di tonnellate (-3,1%) con una movimentazione di contenitori che è stata pari a 24,03 milioni di Teu (-1,5%).
Segnali incoraggianti arrivano anche dal porto cinese di Shanghai che ad agosto ha stabilito il proprio nuovo record con 3,84 milioni di Teu imbarcati e sbarcati, un incremento del 2,1% sull’agosto 2019. Il dato costituisce anche il terzo miglior risultato di sempre essendo inferiore solo al record storico di 3,90 milioni di Teu movimentati lo scorso luglio e ai 3,86 milioni di Teu movimentati nel luglio 2019. Nei primi otto mesi del 2020 il porto cinese ha movimentato 27,80 milioni di Teu, pari a un calo del -4,6% sul periodo gennaio-agosto dello scorso anno.