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Fumarola rivela il futuro di Gestion Maritime: “Da società armatoriale a fondo di private equity”
Mandata in archivio un’altra importante plusvalenza con la recente cessione di una nuovissima Kamsarmax bulk carrier consegnata dal cantiere Oshima Shipbuilding a inizio 2020, la shipping company monegasca Gestion Maritime pensa già al proprio futuro che sarà all’insegna della continuità seppure contraddistinto da un progetto completamente nuovo. L’amministratore delegato Danilo Fumarola, forte di un track […]
Mandata in archivio un’altra importante plusvalenza con la recente cessione di una nuovissima Kamsarmax bulk carrier consegnata dal cantiere Oshima Shipbuilding a inizio 2020, la shipping company monegasca Gestion Maritime pensa già al proprio futuro che sarà all’insegna della continuità seppure contraddistinto da un progetto completamente nuovo.
L’amministratore delegato Danilo Fumarola, forte di un track record invidiabile quanto ad acquisti e vendite di navi con ritorni sull’investimento particolarmente elevati, rivela a SHIPPING ITALY di avere in mente una nuova stagione di sviluppo che vedrà la società oggi controllata da Giovanni Corrado trasformarsi in qualcosa di molto simile a un fondo di private equity specializzato in shipping.
“L’idea la stiamo coltivando da molto tempo e nei prossimi mesi vedrà la luce. Il progetto è quello di realizzare un nuovo modello di azienda armatoriale, un qualcosa di simile a un private equity perché il soggetto sarà proprietario ma anche gestore delle navi e soprattutto dell’investimento in questo tipo di asset alternativi. Ogni strategia e decisione sarà basata su un’attenta analisi quantitativa dei dati e su un sofisticato modello di gestione sistematica dei rischi e degli investimenti. Nessuna decisione di pancia. L’armatore oggi deve evolvere e parlare un linguaggio finanziario” spiega Fumarola. “Si tratta di un’evoluzione ulteriore rispetto a quello che già facciamo in Gestion Maritime e che ha dato risultati importanti in questi anni”. Insomma, una società attiva in investimenti in navi e molto attenta al proprio track record, così come ai sistemi di audit interni, alla corporate governance, al sistema di gestione dei rischi, alla responsabilità sociale e ambientale e alla dissoluzione sistematica dei conflitti di interesse.
“Vogliamo diventare noi il private equity, quindi agire a tutti gli effetti come un fondo d’investimento che ha il suo promotore (general partner) e gli altri soci investitori (limited partners)” spiega ancor più nel dettaglio l’amministratore delegato di Gestion Maritime. “L’obiettivo nel medio-lungo termine è quello di costruire un portafoglio di investimenti alternativi sufficientemente diversificato e dove rischio e rendimento possano trovare un equilibrio ottimale e uno stabile posizionamento sulla frontiera efficiente”.
In questa nuova realtà armatoriale, che dovrebbe prendere forma nel corso del 2021 e potrà investire in ogni settore dello shipping, verrà conferita tutta la flotta di Gestion Maritime.