Prime ‘rivelazioni’ della De Micheli sui progetti portuali dentro al Recovery Plan
Qualche infrastruttura portuale nel Recovery Plan alla fine dovrebbe essere inserita, a differenza di quanto risultava da un primo elenco di progetti emerso pubblicamente la scorsa settimana dove non ce n’era traccia. Parlando in audizione alla Commissione Trasporti della Camera dei Deputati, la ministra Paola De Micheli ha infatti rivelato che uno dei filoni che compongono […]
Qualche infrastruttura portuale nel Recovery Plan alla fine dovrebbe essere inserita, a differenza di quanto risultava da un primo elenco di progetti emerso pubblicamente la scorsa settimana dove non ce n’era traccia. Parlando in audizione alla Commissione Trasporti della Camera dei Deputati, la ministra Paola De Micheli ha infatti rivelato che uno dei filoni che compongono il più articolato schema di opere selezionate è dedicato a ‘green ports e logistica sostenibile’.
“Si propone di migliorare la resilienza del Paese sostenendo la transizione verde e digitale per promuovere la crescita sostenibile attraverso l’implementazione degli interventi per lo sviluppo dei porti e l’accessibilità portuale, la realizzazione del piano nazionale cold ironing, la riconversione della flotta navale nazionale in chiave ambientale innovativa, la sostituzione della modalità di trazione dei mezzi su gomma adibiti all’autotrasporto con modalità sostenibili e il rinnovo dei locomotori e dei carri (ferroviari, ndr) merci, la digitalizzazione del sistema logistico nazionale” ha affermato la ministra.
Alle obiezioni dell’opposizione di Governo presente in Commissione trasporti che chiedeva numeri e informazioni più precise sulle opere selezionate per essere inserite all’interno del Recovery Plan, la De Micheli ha risposto che “fino a quando tutto il Piano nazionale per la ripresa e la resilienza non sarà concordato con il Governo” non verrà rilasciato un elenco di opere e relativi numeri. Ha però aggiunto che non si discosterà “da quanto è stato inserito lo scorso luglio nell’Allegato al Def”, perciò l’identikit delle opere che verranno inserite nel Recovery Plan va ricercate fra quella ventina che lo stesso Ministero dei Trasporti aveva selezionate come prioritarie e immediatamente cantierabili già a inizio agosto. Non a caso la Ministra ha sottolineato a voce alta che “chi non apre il cantiere entro il 2023 i fondi li perde”.
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