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Maxi spedizione project da Marina di Carrara: su una nave Hanjin quattro maxi-moduli destinati agli Usa
Nel porto di Marina di Carrara tutto è pronto per l’imbarco sulla nave autoaffondante Hanjin Pioneer dei primi quattro moduli, di una serie di nove, prodotti da Nuovo Pignone International (gruppo Baker Hughes) e diretti negli Stati Uniti, in Louisiana. Questi enormi impianti sono stati assemblati presso il cantiere di Avenza e faranno parte di […]
Nel porto di Marina di Carrara tutto è pronto per l’imbarco sulla nave autoaffondante Hanjin Pioneer dei primi quattro moduli, di una serie di nove, prodotti da Nuovo Pignone International (gruppo Baker Hughes) e diretti negli Stati Uniti, in Louisiana.
Questi enormi impianti sono stati assemblati presso il cantiere di Avenza e faranno parte di un importante commessa relativa al progetto Calcasieu Pass di Venture Global Lng. “La commessa prevede la fornitura di nove moduli per la liquefazione del gas naturale e per la produzione e la distribuzione di energia elettrica per il progetto Calcasieu Pass, nel sud degli Stati Uniti” spiega una nota di Baker Hughes. “Una volta completato, l’impianto fornirà gas naturale nordamericano ai mercati globali, esportando 10 milioni di tonnellate l’anno”. Baker Hughes fornirà 18 treni di compressione per l’impianto insieme al relativo gruppo di generazione elettrica.
I primi due dei quattro moduli destinati alla partenza con questo viaggio hanno già lasciato il cantiere retroportuale di Avenza è sono stati trasferiti con un trasporto eccezionale notturno presso le banchine della Porto di Carrara Spa grazie al contributo di Mammoet Italy. Una volta completato l’imbarco e il ‘rizzaggio’ (saldatura) dei primi quattro moduli, la nave specializzata Hanjin Pioneer nei prossimi giorni potrà mollare gli ormeggi dal terminal di Marina di Carrara e partire per il viaggio transatlantico.
“Inaugurato nel 2011, il cantiere di Avenza è il fulcro delle attività di assemblaggio dei moduli industriali di Baker Hughes. Il cantiere – fa sapere l’azienda in una nota – ha vissuto in questi anni diverse fasi di espansione: dagli originali 40.000 metri quadrati, attualmente conta un’estensione complessiva di 240.000 metri quadrati e ospita dieci basamenti per l’assemblaggio di moduli industriali, grazie a investimenti complessivi per circa 62 milioni di euro nell’ultimo decennio. Attualmente è in corso un ulteriore potenziamento del cantiere attraverso l’installazione di nuovi impianti che consentiranno, per la prima volta nell’industria dell’oil & gas, lo svolgimento di prove di funzionamento a carico di turbocompressori ad alta potenza in una struttura modularizzata”.