Da Cremona fino al Venezuela passando da Mantova, Chioggia e Marghera: il viaggio di una torre da 70 tonnellate
È partita dallo stabilimento produttivo della società Samec di Livrasco (Cremona) una torre realizzata in carbonio e acciaio inossidabile alta 31 metri e larga 4,26, per un convoglio stradale che complessivamente è lungo circa 40 metri, alto circa 6 e largo oltre 4. A occuparsi del trasporto è la società pugliese Marraffa cui è stato […]
È partita dallo stabilimento produttivo della società Samec di Livrasco (Cremona) una torre realizzata in carbonio e acciaio inossidabile alta 31 metri e larga 4,26, per un convoglio stradale che complessivamente è lungo circa 40 metri, alto circa 6 e largo oltre 4. A occuparsi del trasporto è la società pugliese Marraffa cui è stato assegnato il compito di trasferire il carico fino al porto fluviale di Mantova, dal quale il carico proseguirà il suo viaggio su chiatta fino a Marghera. Dal porto veneziano una nave break bulk oceanica trasporterà poi l’impianto del peso di 70 tonnellate fino in Venezuela dove sarà installato per completare il revamping di uno stabilimento situato a Trinidad Tobago, nel mare dei Caraibi, a nord-est del Venezuela.
A commissionare il manufatto, una torre da inserire nel processo di produzione di fertilizzanti, è stata una società di ingegneria svizzera, la Casale di Lugano, che a sua volta ha ricevuto la commissione dalla Nutrien, multinazionale americana del settore.
Il trasporto su strada fino a Mantova ha dovuto svolgersi passando per strade secondarie non potendo transitare sotto i cavalcavia; l’impianto come detto navigherà poi sul fiume Po fino a Chioggia e successivamente giungerà a Marghera, dove verrà imbarcato sulla nave che lo porterà a destinazione.
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